Diavolo del mare. Manta o diavolo marino gigante (manta birostris)

29 Mar ANELLO DELLA MANTA

La più grande pastinaca

Tradotto da spagnolo Il nome di questo pesce è tradotto come "mantello" o "coperta". E in effetti, galleggia nelle profondità acqua pulita La manta ricorda molto una sorta di tappeto volante, che svetta elegantemente e maestosamente nel cielo.
La manta (Manta birostris) è una delle più specie conosciute razze Deve la sua fama innanzitutto alle sue enormi dimensioni e al suo aspetto sorprendente, che fin dall'antichità hanno dato origine a varie leggende, storie e favole su questo straordinario pesce.

L'aspetto e le dimensioni della manta sono davvero unici. Anche un uccellino appena nato raggiunge più di 150 cm di apertura delle pinne, mentre un adulto può raggiungere un'apertura alare di quasi 8 metri e pesare più di 2 tonnellate! Questo è reale gigante del mare.
Per essere onesti, va detto che la manta non è il detentore del record tra le razze in termini di lunghezza del corpo: il "podio" in questa competizione è occupato dalle razze dalla gola seghettata, alcune delle quali raggiungono i 7,6 m dalla punta del muso alla punta della coda. Il corpo della manta non supera i 2 metri. Ma a causa dell'imponenza e dell'ampiezza dell'apertura della pinna alare, la manta, secondo l'opinione unanime dei biologi, è considerata la più grande pastinaca conosciuta dalla scienza.
Nonostante il fatto che queste razze siano note alle persone da tempo immemorabile, il loro modo di vivere non è stato sufficientemente studiato.

In passato circolavano varie favole sulla sete di sangue delle mante. Si credeva che la pastinaca fosse in grado di catturare una persona nell'abbraccio delle sue enormi ali, strangolandola e mangiandola, o addirittura ingoiandola intera. Non per niente le mante hanno un nome popolare: diavoli marini. Queste favole sono completamente prive di fondamento. Manta non appartiene a specie aggressive animali marini e non attacca mai gli esseri umani, come lo squalo balena.

In seguito ad accumuli di plancton, questi razze giganti può compiere viaggi molto lunghi attraverso l'oceano, fino a diverse migliaia di chilometri. Ma questo è tipico anche di altri giganti del mare mangiatori di plancton.

La manta appartiene all'ordine dei Dasyatiformes caudapods (secondo altre fonti - all'ordine delle aquile di mare - Myliobatidae). Questi pesci sono rappresentati dall'unica specie del genere Manta della famiglia delle mante.
I sistematizzatori non riescono ancora a raggiungere un consenso sull'esistenza di alcuni ordini di razze. Alcune fonti indicano l'esistenza di un ordine di aquile di mare, che comprende la famiglia delle razze, secondo la tassonomia presentata da altri fonti scientifiche, spicca uno stacco di raggi a forma di coda, in cui sono rappresentati i raggi dell'aquila una famiglia separata. Tuttavia, per il livello di conoscenza sulle razze che questo sito mira a trasmettere ai visitatori, tali disaccordi tra gli scienziati non sono significativi.

Diavoli marini giganti

La manta è una delle più pesce di grandi dimensioni pace. Ma, stranamente, la scienza ne sa sorprendentemente poco.

Quattro giganti bianchi e neri emergono dall'oscurità dell'oceano. Su entrambi i lati, i loro corpi piatti si trasformano in ampie pinne, che sbattono come ali. Un banco di pesci vola nell'acqua come uno stormo di uccelli. Le mante volano sulla barriera corallina con la bocca spalancata. Uno di loro si dirige verso i subacquei e vira bruscamente proprio davanti a loro, mostrando il ventre leggero. Un lampo lampeggia. Enormi pesci girano in cerchio sopra la barriera corallina e i subacquei si segnalano a vicenda per emergere. Due ore dopo, Andrea Marshall scarica le foto sul suo computer. La stazione di ricerca dal tetto di paglia di Tofo, un villaggio nel sud del Mozambico, è calda come una serra. Il ventilatore non aiuta. Il rumore delle onde si sente da lontano. Da dieci anni l'idrobiologa 31enne Andrea Marshall studia la specie di razza più grande del mondo. La manta, o diavolo marino gigante, è uno dei più... pesce grosso per terra. Una pastinaca adulta pesa fino a due tonnellate, la larghezza delle sue pinne laterali può raggiungere i sette metri, quasi come una porta da calcio.

Esiste solo una specie di manta, secondo il Fish Catalog, un grande libro di consultazione in tre volumi che si trova sullo scaffale di Marshall. Ma i segni sulla sua mappa del mondo raccontano una storia diversa. Il ricercatore ha contrassegnato gli habitat di tutte le popolazioni di mante conosciute con punti rossi e blu. Colore blu significa un tipo, il rosso significa un altro. Questa mappa è la sua prova personale della teoria secondo cui esistono non una, ma due varietà di questi pesci.

Sul monitor appaiono le fotografie di oggi scattate da Marshall e dal suo collega, il biologo neozelandese Simon Pearce. Tre delle quattro razze incontrate erano vecchie conoscenze, alle quali gli scienziati hanno assegnato soprannomi molto americani: Compass, 50 cents e torta di mele. Gli scienziati li distinguono per macchie e cicatrici sul ventre e sulla parte inferiore delle pinne laterali. In ogni pesce formano uno schema unico. Ad esempio, la pastinaca da 50 centesimi ha delle striature sul ventre che ricordano i numeri “5” e “0”, e la pinna destra, morsa da uno squalo, si curva a forma della lettera “c”, che inizia la parola "centesimo."

Marshall guarda le foto della quarta razza. Questa è una femmina. Punti neri sulla pancia sembrano le impronte di una zampa di leone. Il ricercatore confronta la foto con le fotografie di altre donne nel database. Non ci sono partite. Marshall chiama il nuovo arrivato Simba in onore del cucciolo di leone de Il Re Leone.

Simba è la 743esima razza nel suo catalogo. Ci sono poche popolazioni di mante al mondo così grandi come qui, al largo della costa del Mozambico, vicino al villaggio di Tofo. Nessuno di loro è stato studiato meglio di qui.

Le mante vivono dentro mari caldi. I punti sulla mappa sono concentrati in costa orientale Australia, negli arcipelaghi del Pacifico, al largo della costa della California e nel Mar dei Caraibi. Ma la maggior parte di essi si trova nell’Oceano Indiano: al largo della costa orientale dell’Africa, così come al largo delle coste della Thailandia e dell’Indonesia. Quante mante vivono negli oceani del mondo? Cosa sono durata media la loro vita e le loro abitudini? La scienza non ha ancora una risposta chiara a tutte queste domande.

Andrea Marshall è stato il primo a descrivere il rituale di accoppiamento delle mante. Durante la stagione riproduttiva, ogni femmina è seguita incessantemente da un massimo di 20 maschi. Loro, come un treno vivente, ripetono ogni sua manovra, finché alla fine la femmina sceglie un maschio. La gravidanza nelle mante dura circa un anno, la femmina dà alla luce un avannotto, la cui apertura raggiunge un metro e mezzo. Fin dal primo minuto di vita, la piccola pastinaca è lasciata a se stessa.

Rispetto al peso corporeo totale, le mante hanno il cervello più grande di qualsiasi pesce. Molti scienziati ritengono che uno stile di vita gregario favorisca la crescita del cervello. Le mante si nutrono in gruppi e nuotano insieme per "procedure igieniche" nei luoghi in cui si radunano pesci più puliti. Si presume che negli stormi di mante esista una gerarchia tra individui più anziani e più giovani. Le mante emergono regolarmente dall'acqua e schizzano sulla superficie del mare. Marshall suggerisce che questo è il modo in cui si scambiano i segnali. Generalmente considera le mante creature molto socievoli ed è sicura che ci siano degli individui tra loro. Alcuni sono curiosi e giocosi, altri sono timidi e indecisi. Sulla base delle osservazioni delle mante al largo delle coste del Mozambico, una donna americana sta cercando di scoprire altri segreti del loro comportamento. Circa la metà delle razze registrate vive qui permanentemente e Marshall le incontra regolarmente durante le immersioni. Ad esempio, ha già visto le femmine Compass e 50 centesimi decine di volte. Ma nel suo database ci sono un altro centinaio di individui che ha osservato al largo delle coste del Mozambico, uno alla volta per otto anni. È una coincidenza? Andrea Marshall arrivò per la prima volta a Tofo dieci anni fa. Allora era ancora una studentessa di idrobiologia a Brisbane, in Australia, ed era interessata alla fotografia subacquea. Una delle sue amiche le ha consigliato di immergersi al largo delle coste del Mozambico. Marshall è cresciuto vicino a San Francisco. Ha ricevuto il certificato di immersione all'età di 12 anni; All'età di 15 anni aveva registrato mezzo migliaio di immersioni subacquee. Ma da nessuna parte al mondo aveva visto una persona così ricca mondo sott'acqua, come al largo delle coste del Mozambico. E, cosa più importante, potresti vedere le razze qui ogni giorno. In altri siti di immersione famosi, questi pesci devono essere monitorati da un aereo.

Ritornata a Brisbane, Andrea Marshall ha deciso di scrivere la sua tesi sulle mante. Il professor Michael Bennett “mi ha guardato come se fossi pazzo. Naturalmente, questi animali sono poco studiati. Ma c'è una spiegazione per questo: le razze sono rare e il loro studio lo è piacere costoso. E in generale: come si fa a scrivere una tesi in Africa a 22 anni?!” Marshall ricorda. Ma ha deciso di correre un rischio. Dopo aver venduto la macchina e i mobili a Brisbane, Andrea è volata in Mozambico. Nel villaggio di Tofo si stabilì in una capanna senza acqua né luce. I pescatori la portarono in barca fino a uno degli scogli e poi la riportarono indietro. Successivamente è stata raggiunta dallo specialista di squali balena Simon Pearce. Ma nei primi anni violava costantemente il comandamento principale di un subacqueo: non immergersi mai da solo.

Sono passati sei mesi dal mio arrivo a Tofo. Una sera, guardando le foto delle razze, Andrea Marshall notò qualcosa di strano. Alcuni pesci le sembravano più grandi e più scuri di altri. "All'inizio pensavo che fossero individui più anziani", dice. Ma presto notò altre differenze. Si è scoperto che le mante giganti si nutrivano e nuotavano separatamente dalle razze più piccole. Inoltre, le incontrava raramente, a differenza delle mante più piccole che vedeva ogni giorno. Ciò significa forse che le razze, come le orche assassine, sono divise in due gruppi: stanziali e migratori? Col tempo le venne in mente un'altra possibile spiegazione. Un anno e mezzo dopo, Andrea è tornata a Brisbane e ha condiviso una teoria con il suo professore: esistono due tipi di mante. "Non ha nemmeno ascoltato, ma le mie altre osservazioni lo hanno impressionato." L'argomento della tesi è stato approvato. Andrea Marshall ha consultato altri cinque esperti di razze, ma nessuno di loro ha supportato la sua ipotesi. Le mante sono distribuite in quasi tutto il mondo e l'isolamento geografico contribuisce alla formazione di nuove specie biologiche. Secondo loro, era improbabile che due specie si sarebbero evolute in assenza di barriere naturali. Inoltre, un'analisi comparativa del DNA delle mante non ha rivelato alcuna differenza. Questo è un altro argomento contro la sua teoria. Si comincia a cuocere alle sette del mattino. Marshall guarda il mare dalla riva. Già da quattro giorni una lunga nube verde di fitoplancton si estende lungo la costa meridionale del Mozambico. Queste alghe microscopiche sono all'inizio della catena alimentare dell'Oceano Mondiale. Dobbiamo aspettare che il vento cambi e porti questo boschetto fuori dalla baia in mare aperto. IN acqua fangosaè difficile rintracciare le sue accuse.

Marshall decide di tentare la fortuna. Il giorno prima, un gruppo di subacquei aveva notato enormi mante sott'acqua. Un ricercatore vuole installare un trasmettitore satellitare su uno dei pesci. Attacca trasmettitori radio acustici in miniatura alla pelle delle mante più piccole. Quando una pastinaca taggata nuota entro 500 metri da un ricevitore radio, i segnali del suo trasmettitore vengono captati e registrati. Marshall ha installato 12 radio lungo i 100 chilometri costa nella baia di Tofo. In questo modo può determinare dove nuotano più spesso le mante.

Ma i trasmettitori acustici non sono adatti per monitorare le mante in migrazione. Marshall considera migratrici quelle razze che ha incontrato solo una volta. Appaiono come dal nulla, trascorrono un giorno o due nella baia e scompaiono. Dove stanno andando? Dove si accoppiano e producono prole?

Il ricercatore sta cercando di dimostrare che le mante giganti vagano per l'oceano mondiale in cerca di cibo. Nove razze di questo tipo sono già state equipaggiate con trasmettitori satellitari da 20 centimetri. Ogni volta che una manta emerge in superficie, il dispositivo trasmette le coordinate del pesce al satellite. Ogni trasmettitore costa $ 5.000. E spesso viene perso pochi mesi dopo l'installazione.

Il navigatore GPS segnala il tuo arrivo a dato punto. Andrea Marshall e Simon Pearce indossano l'attrezzatura subacquea, prendono una macchina fotografica e una punta di rame lunga un metro per impiantare i trasmettitori e si tuffano in mare. La corrente qui è forte, la visibilità nell'acqua fangosa è limitata. Il paesaggio sottomarino con coralli, anfratti e grotte sembra essere coperto da un velo. I subacquei nuotano tra murene reticolate, pesci leone radiosi e imponenti cernie di patate. E all'improvviso si fermano.

Per dimostrare l'esistenza di un nuovo specie biologiche, abbiamo bisogno di argomenti forti. Uno dei criteri principali è differenze esterne. I biologi descrivono in dettaglio la forma e la struttura del corpo dell'animale, i suoi organi, la colorazione e lo stile di vita. Questa descrizione è quasi sempre accompagnata da dati di analisi genetica.

Nel 2007 Marshall ne fece a meno. A quel punto, studiava le mante al largo delle coste del Mozambico da quasi cinque anni, avendo completato 1.300 immersioni. Ha viaggiato in Messico, Tailandia ed Ecuador per ricercare le popolazioni locali di mante. Sulla sua mappa apparivano sempre più punti. Ha segnato gli habitat delle mante piccole in rosso e gli habitat delle mante giganti in blu. Ma la sua ipotesi sull'esistenza di due specie di questi pesci non è stata confermata.

Nel maggio 2007 si è recata in Indonesia, dove è in corso la pesca commerciale delle mante giganti al largo dell'isola di Lombok. Aveva bisogno di un campione per la ricerca anatomica. In un mercato locale, con l'aiuto dei pescatori, ha girato la carcassa di una razza e ha notato una sporgenza alla base della coda. Ha tagliato con cura la pelle. Ed è rimasta sbalordita.

Gli antenati delle mante avevano una punta velenosa sulla coda; in alcune specie di razze è ancora conservato. E tra le mante è scomparso durante l'evoluzione. Quindi, in ogni caso, hanno pensato gli scienziati. Le piccole mante davvero non ce l'hanno. Ma dalle ossa della coda di una manta gigante in un mercato sull'isola di Lombok spuntava... una sporgenza affilata lunga diversi millimetri: una punta in miniatura. “Finalmente ho riscontrato una differenza anatomica del 100%!” - dice Marshall.

La fortuna è continuata. Marshall ha chiamato le prime due mante giganti per le quali ha installato trasmettitori satellitari in onore dei grandi navigatori Cook e Magellan. Cook perse il trasmettitore tre settimane dopo, ma Magellan navigò per 1.100 chilometri a sud lungo la costa del Mozambico in due mesi e perse il trasmettitore appena oltre Durban (Sudafrica). Ciò ha confermato l'ipotesi di Marshall secondo cui le mante giganti sono "vagabondi dell'oceano". I risultati dei test genetici le hanno dato ragione. In realtà ci sono due tipi di mante nel mondo.

Nel luglio 2008, Andrea Marshall ha presentato una relazione sui suoi molti anni di ricerca al Congresso degli Idrobiologi in Canada. Il genere "manta", ha dichiarato, comprende due specie: la manta gigante ( manta birostris) e la manta più piccola del reef (manta alfredi). Dopo il suo intervento nella sala è sceso il silenzio.

Con i capelli bagnati dopo il tuffo, Andrea Marshall si siede al tavolo. Le ricerche di oggi sono state infruttuose; lui e Pierce non hanno trovato un solo "gigante" sott'acqua. Ma il destino sta già gettando il ricercatore nuova sfida. Andrea tira fuori una mappa del mondo. Recentemente, insieme ai punti rossi e blu, sono comparsi dei segni gialli. Sono concentrati nel Golfo del Messico e nel Mar dei Caraibi.

Un giorno, su Internet, ha trovato la foto di una pastinaca che potrebbe essere il rappresentante di una terza specie di mante, dice Marshall. “Ho visto la foto di una manta e ho pensato: wow, non ne conosco una così!”

Manta - gigante del mare, la razza più grande conosciuta e forse la più innocua. A causa delle sue dimensioni e del suo aspetto minaccioso, esistono molte leggende su di lui, la maggior parte delle quali sono finzioni.

La dimensione della manta è davvero impressionante, gli adulti raggiungono i 2 metri, l'apertura delle pinne è di 8 metri, il peso del pesce arriva fino a due tonnellate. Ma non solo le grandi dimensioni conferiscono al pesce un aspetto minaccioso; le pinne della testa, nel processo di evoluzione, si sono allungate e assomigliano a corna. Questo potrebbe essere il motivo per cui sono anche chiamati “diavoli del mare”, sebbene lo scopo delle “corna” sia più pacifico: le razze usano le pinne per dirigere il plancton nella loro bocca; La bocca della manta raggiunge un metro di diametro. Avendo deciso di mangiare, la pastinaca nuota con la bocca spalancata e con le pinne spinge dentro l'acqua con piccoli pesci e plancton. La pastinaca ha in bocca un apparato filtrante, lo stesso di quello dello squalo balena. Attraverso di esso, l'acqua e il plancton vengono filtrati, il cibo viene inviato allo stomaco e la pastinaca rilascia acqua attraverso le fessure branchiali.

L'habitat delle mante sono le acque tropicali di tutti gli oceani. Il dorso del pesce è dipinto di nero, e il ventre è bianco come la neve, con un numero di macchie individuale per ogni individuo, grazie a questa colorazione è ben mimetizzato nell'acqua;

A novembre hanno il momento dell'accoppiamento e i subacquei osservano un'immagine molto interessante. La femmina nuota circondata da tutta una serie di “ventagli”, a volte il loro numero arriva a dodici. I maschi nuotano dietro alla femmina ad alta velocità, ripeti ogni movimento dopo di lei.

La femmina porta con sé il cucciolo per 12 mesi e ne partorisce solo uno. Successivamente si prende una pausa per uno o due anni. Non si sa cosa spieghi queste pause, forse questo tempo è necessario per recuperare. Il processo di nascita procede in modo insolito, la femmina rilascia rapidamente il bambino, arrotolato in un rotolo, quindi apre le pinne alari e nuota dietro alla madre. Le mante appena nate pesano fino a 10 chilogrammi e sono lunghe un metro.

La manta ha un cervello grande e il rapporto tra il peso del cervello e il peso corporeo totale è molto maggiore di quello degli altri pesci. Sono intelligenti e molto curiosi, facilmente addomesticabili. Sulle isole Oceano Indiano Subacquei provenienti da tutto il mondo si riuniscono per nuotare con le mante. Spesso mostrano la loro curiosità alla vista di un oggetto sconosciuto sulla superficie, galleggiano, vanno alla deriva nelle vicinanze e osservano gli eventi che si svolgono.

IN natura naturale Il diavolo del mare non ha quasi nemici tranne gli squali carnivori, e anche questi attaccano quasi solo animali giovani. Tranne grandi formati Il diavolo marino non ha protezione dai nemici; la spina dorsale pungente caratteristica delle razze elettriche è assente o presente in uno stato residuo e non rappresenta alcuna minaccia per nessuno.

La carne della pastinaca gigante è nutriente e gustosa, il fegato è una prelibatezza speciale. Inoltre, in cinese viene utilizzata la carne medicina popolare. La loro caccia è vantaggiosa per i poveri pescatori locali, anche se comporta notevoli rischi per la vita. La manta è considerata una specie in grave pericolo di estinzione..

Si credeva che le mante fossero in grado di attaccare una persona nell'acqua, avvolgendola con le pinne, trascinandola sul fondo e ingoiando la vittima. IN Sud-est asiatico un incontro con un diavolo marino era considerato un brutto segno e prometteva molte disgrazie. I pescatori locali, avendo catturato accidentalmente un cucciolo, lo hanno immediatamente rilasciato. Questo potrebbe essere il motivo per cui la popolazione con bassi tassi di riproduzione è sopravvissuta fino ad oggi.

In realtà, una manta può danneggiare una persona solo quando scende in acqua dopo essere saltata fuori dall'acqua. al suo grande corpo può prendere un nuotatore o una barca.

Saltare sull'acqua è un'altra cosa caratteristica sorprendente razze giganti. Il salto raggiunge un'altezza di 1,5 metri sopra la superficie dell'acqua, e poi segue un'immersione con un forte rumore causato dal corpo di un gigante di due tonnellate che colpisce l'acqua. Questo rumore può essere sentito a diversi chilometri di distanza. Ma, secondo i testimoni oculari, lo spettacolo è magnifico.

Anche le razze giganti sono bellissime sott'acqua, sbattendo facilmente le pinne come ali, come se galleggiassero nell'acqua.

Solo i cinque acquari più grandi del mondo hanno diavoli marini. E c'è anche caso della nascita di un bambino in cattività, in un acquario giapponese nel 2007. Questa notizia si è diffusa in tutti i paesi ed è stata trasmessa in televisione, a testimonianza dell'amore dell'uomo per queste meravigliose creature.

Questi animali marini mi hanno sempre affascinato. Giganti, silenziosi, calmi. È come loro uccelli marini galleggianti nelle profondità degli oceani. Sarò onesto, quando li ho visti per la prima volta, non sono riuscito a staccare gli occhi di dosso per molto tempo. Ma questi animali innocui e calmi non vengono chiamati altro che DIAVOLO DEL MARE.

Ti suggerisco di guardarli più in dettaglio.

Poche persone hanno così tante leggende su di loro come quelle del diavolo del mare. A proposito, anche lo sfortunato uomo anfibio del romanzo di fantascienza di A. Belyaev era considerato un diavolo marino.

E nel Baltico esiste da molto tempo una leggenda sul vescovo del mare: lo hanno catturato un paio di volte, lo hanno portato dal re, hanno cercato di comunicare in polacco e latino (poiché il diavolo è obbligato a conoscere il latino!), ma lui continuava a tacere, guardando la gente con occhi tristi e sofferenti. Ma, dicono, una volta ha mostrato segni Preti cattolici che voleva tornare a casa al mare, persuasero il re. La creatura attraversò i presenti (oh, che leggende!) e scomparve nelle sue acque natali...

In Giappone esistono molte leggende sul diavolo del mare. E nel Sud-Est asiatico incontrarlo è ancora di cattivo auspicio. Anche se è più facile incontrarsi: sia al largo che dentro oceano aperto questo è ancora un evento comune. Secondo le credenze locali, anche se ti capita di prenderli, devi liberarli immediatamente, fuori pericolo.

Le mante sono molto diverse dalle altre creature marine la loro curiosità: entrano volentieri in contatto e mostrano curiosità. Ora la manta è sull'orlo della completa estinzione.

Le mante sono le razze viventi più grandi. La larghezza del corpo di alcuni individui può raggiungere più di 7 metri. Le persone avevano paura delle mante e le chiamavano "mante", ma in realtà le mante sono giganti innocui. Si nutrono solo di plancton e piccoli pesci. Allo stesso tempo, le mante sono forse i più intelligenti tra tutti gli abitanti marini. Hanno il parente più grande massa totale corpi dotati di cervello, di tutti i pesci viventi. E non si sa ancora perché. Gli scienziati sanno ancora poco delle mante.

Ogni manta nasce con una serie di macchie uniche, specifiche per il giorno, sul ventre. A novembre, le mante si riuniscono al largo delle coste del Mozambico per il corteggiamento e l'accoppiamento. Quando una manta femmina è pronta per accoppiarsi, costringe i maschi semplicemente a inseguirla, quindi spesso puoi vedere un'intera fila di maschi che inseguono una grande femmina. A volte ci sono uno o due maschi, a volte fino a 12. Nuotano dietro la femmina attorno alla barriera corallina a velocità molto elevate e ripetono quasi tutti i movimenti che fa.

Questo è un intero rituale, molto bello e interessante. In genere, le mante danno alla luce un solo vitello. La loro gravidanza dura 12 mesi. Ma la manta si riproduce molto raramente ogni anno. Le mante spesso si prendono un anno o due di pausa tra una gravidanza e l'altra, probabilmente per riprendersi. Ciò significa che le mante non sono in grado di ripristinare la loro popolazione se la loro vita è minacciata, ad esempio, a causa di influenza negativa pesca. Dato il tasso riproduttivo così basso delle mante, esiste il pericolo reale della completa estinzione di questo bellissimo animale.

La presenza di sindacati cinesi sulle coste del Mozambico desta serie preoccupazioni. La carne di manta è molto apprezzata nella medicina popolare cinese. E la loro caccia promette troppi profitti perché i pescatori locali che vivono in povertà possano resistere. In tutto il mondo, ovunque vengano cacciate, le mante sono considerate una specie in grave pericolo di estinzione.

La sicurezza delle mante del Mozambico può essere garantita solo se la costa riceve lo status di riserva marina. In queste acque puoi vedere numero maggiore squali balena che in qualsiasi altra parte del mondo. Le persone nuotano qui regolarmente diversi tipi balene

Fino a poco tempo fa si credeva che esistesse una sola specie di manta al mondo. Ma recenti osservazioni hanno dimostrato che esiste un'altra specie: le mante giganti. Sono molto più grandi delle normali mante: la larghezza del loro corpo può raggiungere i 7,5 metri. Inoltre, il disegno sulla pancia ha un colore o una forma molto più pronunciati.

Diavolo del mare Le mante si sono evolute dai raggi elettrici milioni di anni fa. Si credeva che durante l'evoluzione perdessero il pungiglione. Per le mante più piccole questo è vero. Tuttavia, è stato possibile stabilire che le mante giganti possiedono ancora resti di una spina pungente, che si trova alla base della coda. Pertanto, le mante giganti possono essere distinte come specie separate.

Dove vanno a caccia le mante giganti? soggiorno breve V acque costiere Mozambico? Questo rimane ancora un mistero. Si ritiene che le mante siano animali migratori e siano in grado di coprire grandi distanze. Trascorrono la maggior parte della loro vita nelle acque ricche di pesci dell'Oceano Indiano.

Anche il nome manta (lat. Manta birostris) proviene dal regno di terribili leggende. Dopotutto, nella traduzione dallo spagnolo, manta significa mantiglia, mantello, mantello. Il pesce, con il suo mantello (pinne grandi e forti, simili ad ali o ai lembi di un mantello), abbracciava la persona e la trascinava sul fondo. Tali abbracci mortali sono stati a lungo attribuiti alla manta.
Ma in realtà, il diavolo del mare (come il pesce Napoleone) è una delle creature più sicure. Non ci sono spuntoni, né elettricità, né denti spaventosi, la coda allungata non è armata di nulla. E il personaggio non è malizioso, nemmeno di buon carattere. Le persone non vengono affatto attaccate. E la manta si muove con grazia, senza fretta, addirittura flemmatica, anzi, si libra, vola, sbatte le ali; Uno spettacolo affascinante...

È vero, la manta ha un aspetto insolitamente impressionante: la larghezza del suo corpo va dai 4 ai 7 metri, il suo peso arriva fino a 2 tonnellate. Questo è il più grande e allo stesso tempo il più innocuo di tutti i tipi di razze. Le mante possono essere viste in tutti oceani tropicali, inoltre, sia nella colonna d'acqua o in superficie, che sopra l'acqua. Una delle sue caratteristiche famose sono i suoi impressionanti salti in aria fino a un'altezza di un metro e mezzo. Basta immaginare. E il rumore della caduta in acqua si sente a chilometri di distanza.

Perché le mante si divertono così tanto, saltando fuori dall'acqua, non si sa esattamente. O sono di buon umore, oppure sono in pieno svolgimento il processo è in corso corteggiamento - e poi qualsiasi capriola il progresso è in corso, oppure è questa una “doccia” sottosopra...

Si dice che la carne di manta sia gustosa e nutriente, il fegato è oltre ogni lode. Le ricette per i piatti manti si trovano negli antichi "libri di cucina". Ma cacciarlo è un compito piuttosto pericoloso, può capovolgere una barca, trascinarla con un arpione e persino picchiarla seriamente, farla a pezzi, casi simili sono noti. Anche con ferite da proiettile, la manta resiste a lungo, lottando per la vita. Ed è una creatura terribilmente bella: sopravviveremo senza una cucina così esotica.

Inoltre, le femmine sono in grado di portare solo un cucciolo, tuttavia, è anche piuttosto grande - fino a 10 chilogrammi, lungo un metro. Che diventerà molto rapidamente un bellissimo, enorme mostro. Solcherà mari e oceani, supererà distanze enormi, deliziando gli occhi degli amanti di tanta bellezza: quando si pulirà la pancia barriera corallina quando mette le punte delle pinne pettorali parallele fuori dall'acqua, spaventandoti a morte (assomiglia troppo pinne dorsali squali), quando salta fuori dall'acqua fa quasi una capriola e si tuffa in acqua con un ruggito.

La più grande delle razze, la larghezza del corpo dei singoli individui raggiunge i 7 m (per lo più 4-4,5 metri) e la massa degli esemplari di grandi dimensioni arriva fino a 2,5 tonnellate.

La cavità orale delle mante è molto ampia e si trova su bordo tagliente teste. Ai lati della bocca sono presenti due lame che dirigono il flusso dell'acqua nella bocca. Come altri cervi, le mante hanno un apparato filtrante sviluppato, costituito da piastre branchiali su cui viene filtrato il cibo: crostacei planctonici e piccoli pesci.

In precedenza, si credeva che le mante potessero attaccare un sub, abbracciandolo dall'alto con le sue ali e schiacciandolo a morte; C'erano anche credenze secondo cui una pastinaca poteva ingoiare una persona. In effetti, l'unico pericolo per l'uomo deriva dal salto della manta fuori dall'acqua: può accidentalmente crollare su una barca o un nuotatore con tutto il suo enorme peso.

L'uomo si è convinto della sicurezza di questi animali abbastanza recentemente, e negli anni '60 del XX secolo. i diavoli marini apparivano davanti alle persone sotto forma creature assetate di sangue. Sono stati persino filmati film d'arte, dove le mante apparivano come assassine.

Il cervello del diavolo marino è più grande di quello di altre razze o squali. Grazie alla loro intelligenza, natura flessibile e addomesticabile, le mante sono ben meritate tra i subacquei di tutto il mondo che vengono nelle isole dell'Oceano Indiano per nuotare fianco a fianco con le mante. Oltretutto è piuttosto curioso. Quando un oggetto interessante appare in superficie, galleggia e va alla deriva sulle onde, osservando cosa sta succedendo. Forse è per questo che nell'antichità l'incontro di una barca con un enorme “tappeto” che ti guarda con sguardo interessato faceva nascere un atteggiamento diffidente nei confronti del diavolo del mare?

Cosa ne pensate di questa foto?

Un'altra caratteristica della manta è il suo salto sopra l'acqua. Non è chiaro esattamente quale sia lo scopo perseguito dal diavolo saltando a 1,5 m sopra la superficie dell'acqua. Il suo assordante atterraggio di un corpo di 2 tonnellate può essere sentito per diversi chilometri intorno, ed è possibile che questo sia lo scopo. saltare - per attirare un partner o per uccidere piccoli pesci di superficie?

Un paio di giorni fa abbiamo guardato con interesse bestia marina- Scendiamo di nuovo negli abissi e osserviamo qualcuno lì.

Questi animali marini mi hanno sempre affascinato. Giganti, silenziosi, calmi. Sono come gli uccelli marini che si librano nelle profondità degli oceani. Sarò onesto, quando li ho visti per la prima volta nel video, non sono riuscito a distogliere lo sguardo da loro per molto tempo. Ma questi animali innocui e tranquilli non si chiamano altro che SEA DEVIL.

Ti suggerisco di guardarli più in dettaglio.

E nel Baltico esiste da molto tempo una leggenda sul vescovo del mare: lo hanno catturato un paio di volte, lo hanno portato dal re, hanno cercato di comunicare in polacco e latino (poiché il diavolo è obbligato a conoscere il latino!), ma lui continuava a tacere, guardando la gente con occhi tristi e sofferenti. Ma, dicono, un giorno mostrò ai preti cattolici i segni che voleva tornare a casa al mare, e loro persuasero il re. La creatura attraversò i presenti (oh, che leggende!) e scomparve nelle sue acque natali...

In Giappone esistono molte leggende sul diavolo del mare. E nel Sud-Est asiatico incontrarlo è ancora di cattivo auspicio. Anche se è più facile incontrarlo: sia al largo che in mare aperto questo è ancora un evento comune. Secondo le credenze locali, anche se vieni catturato, devi rilasciarlo immediatamente, fuori pericolo.

Mante Sono molto diversi dagli altri abitanti marini nella loro curiosità: entrano volentieri in contatto e mostrano loro stessi curiosità. Ora manta era sull’orlo della completa estinzione.

Le mante sono le razze viventi più grandi. La larghezza del corpo di alcuni individui può raggiungere più di 7 metri. In precedenza, le persone avevano paura delle mante e le chiamavano " manta", ma veramente mante- giganti innocui. Si nutrono solo di plancton e piccoli pesci. Allo stesso tempo, le mante sono forse i più intelligenti tra tutti gli abitanti marini. Hanno il cervello più grande, rispetto alla massa corporea totale, di tutti i pesci viventi. E non si sa ancora perché. Gli scienziati ne sanno ancora poco mante

Questo è un intero rituale, molto bello e interessante. In genere, le mante danno alla luce un solo vitello. La loro gravidanza dura 12 mesi. Ma manta molto raramente si riproduce ogni anno. Mante Spesso si prendono un anno o due di pausa tra una gravidanza e l'altra, probabilmente per riprendersi. Ciò significa che le mante non sono in grado di ripristinare la loro popolazione se la loro vita è minacciata, ad esempio, a causa dell'impatto negativo della pesca. Dato il tasso riproduttivo così basso delle mante, esiste il pericolo reale della completa estinzione di questo bellissimo animale.

La sicurezza delle mante del Mozambico può essere garantita solo se la costa riceve lo status di riserva marina. In queste acque si possono vedere più squali balena che in qualsiasi altra parte del mondo. Qui nuotano regolarmente diverse specie di balene.

Diavolo del mare della manta si è evoluto dai raggi elettrici milioni di anni fa. Si credeva che durante l'evoluzione perdessero il pungiglione. Per le mante più piccole questo è vero. Tuttavia, è stato possibile stabilire che le mante giganti possiedono ancora resti di una spina pungente, che si trova alla base della coda. Pertanto, le mante giganti possono essere distinte come specie separate.

Dove vanno i giganti? mante dopo un breve soggiorno nelle acque costiere del Mozambico? Questo rimane ancora un mistero. Si crede che manta- animali migratori e sono in grado di coprire grandi distanze. Trascorrono la maggior parte della loro vita nelle acque ricche di pesci dell'Oceano Indiano.

Ma in realtà, il diavolo del mare (come il pesce Napoleone) è una delle creature più sicure. Non ci sono spuntoni, né elettricità, né denti spaventosi, la coda allungata non è armata di nulla. E il personaggio non è malizioso, nemmeno di buon carattere. Le persone non vengono affatto attaccate. E la manta si muove con grazia, senza fretta, addirittura flemmatica, anzi, si libra, vola, sbatte le ali; Uno spettacolo affascinante...

È vero, la manta ha un aspetto insolitamente impressionante: la larghezza del suo corpo va dai 4 ai 7 metri, il suo peso arriva fino a 2 tonnellate. Questo è il più grande e allo stesso tempo il più innocuo di tutti i tipi di razze. Le mante possono essere viste in tutti gli oceani tropicali, sia nella colonna d'acqua o in superficie, sia sopra l'acqua. Una delle sue caratteristiche famose sono i suoi impressionanti salti in aria fino a un'altezza di un metro e mezzo. Basta immaginare. E il rumore della caduta in acqua si sente a chilometri di distanza.

Perché le mante si divertono così tanto, saltando fuori dall'acqua, non si sa esattamente. O l'umore è buono, oppure il processo di corteggiamento è in pieno svolgimento - e allora entra in gioco qualche capriola mortale, oppure questa è una vera e propria "doccia" sottosopra...

Si dice che la carne di manta sia gustosa e nutriente, il fegato è oltre ogni lode. Le ricette per i piatti manti si trovano negli antichi "libri di cucina". Ma cacciarlo è un compito piuttosto pericoloso, può capovolgere una barca, trascinarla con un arpione e persino picchiarla a fondo, farla a pezzi, casi simili sono noti. Anche con ferite da proiettile, la manta resiste a lungo, lottando per la vita. Ed è una creatura terribilmente bella: sopravviveremo senza una cucina così esotica.

Inoltre, le femmine sono in grado di portare solo un cucciolo, sebbene sia anche piuttosto grande - fino a 10 chilogrammi, lungo un metro. Che diventerà molto rapidamente un bellissimo, enorme mostro. Solcherà mari e oceani, coprirà vaste distanze, deliziando gli occhi degli amanti di tanta bellezza: quando si pulisce il ventre su una barriera corallina, quando sporge parallelamente le punte delle pinne pettorali fuori dall'acqua, spaventandoli a morte (assomiglia troppo alle pinne dorsali degli squali), quando salta fuori dall'acqua fa quasi delle capriole e si tuffa in acqua con un ruggito.

La più grande delle razze, la larghezza del corpo di alcuni individui raggiunge i 7 m (nella maggior parte dei casi 4-4,5 metri) e la massa degli esemplari di grandi dimensioni arriva fino a 2,5 tonnellate.

La cavità orale della manta è molto ampia e si trova sul bordo anteriore della testa. Ai lati della bocca sono presenti due lame che dirigono il flusso dell'acqua nella bocca. Come altri cervi, le mante hanno un apparato filtrante sviluppato, costituito da piastre branchiali su cui viene filtrato il cibo: crostacei planctonici e piccoli pesci.

L'uomo si è convinto della sicurezza di questi animali abbastanza recentemente, e negli anni '60 del XX secolo. i diavoli marini apparivano davanti alle persone sotto forma di creature assetate di sangue. Sono stati realizzati anche lungometraggi in cui le mante apparivano come assassine.

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La manta è uno dei grandi pesci che vive nell'oceano mondiale. Grazie alla disposizione insolita delle pinne pettorali, che formano peculiari corna sulla testa, alla manta fu assegnato il nome di “pesce diavolo di mare”. Ma non hanno nulla di “diabolico” nel loro stile di vita e nel loro comportamento. Queste sono creature pacifiche e calme, così come quelli che si nutrono di plancton, filtrandolo dall'acqua.

Nel sistema ittico, la manta (nome scientifico Manta birostris) rientra nella classe pesci cartilaginei. Appartiene all'ordine delle razze a forma di coda (senza spina velenosa sulla coda) e alla famiglia delle felci, all'interno della quale esiste una sottofamiglia delle razze cornute (il secondo nome è mante, Mobulidae).

Il nome staghorn deriva dalla somiglianza dei processi situati sulla testa con le corna. E la famiglia dell'Aquila probabilmente ha preso il nome dalle sue ampie pinne pettorali, che ricordano le ali spiegate di un'aquila. Quando nuota, un'aquila di mare sembra un enorme uccello sottomarino, perché i movimenti delle sue pinne assomigliano ai movimenti delle sue ali.

Caratteristiche dello stile di vita del diavolo marino

La manta si trova nelle acque di tutti gli oceani (eccetto l'Oceano Artico). Abita le aree marine dei tropici e subtropicali e si trova parzialmente in zona temperata. I confini della sua distribuzione sono 35 gradi nord e sud dell'equatore. Lo stile di vita è pelagico, con alcune caratteristiche:

Nuotano sbattendo le grandi pinne pettorali, leggermente estese ai lati, come ali.. Essendo lontani dalla riva, nuotano in linea retta a velocità costante in acque poco profonde, spesso si riposano sull'acqua o girano lentamente sul posto;

Il pesce manta è noto per la sua capacità di saltare in alto fuori dall'acqua (fino a un metro e mezzo di altezza). Quando un grosso individuo cade in acqua dopo un salto, si sente un suono simile al tuono che può essere udito per diversi chilometri nella zona.

Aspetto, abitudini alimentari e nemici

Le pinne pettorali del pesce diavolo sono enormi, per cui la forma del disco (corpo) sembra un diamante allungato. Distanza dalla punta di uno Pinna pettorale alla punta del secondo è più di 2 volte la lunghezza del corpo di questo pesce pastinaca. L'apertura massima registrata delle pinne della manta è di circa 9 metri, la media è di 4,5 metri.

Il pesce manta ha tre paia di arti che funzionano attivamente, il che rappresenta un'eccezione per i vertebrati:

Le pinne pelviche si spostarono verso la coda.
Un paio di pinne pettorali, che la manta sbatte come ali quando nuota.
Le pinne cefaliche sono la parte anteriore allungata delle pinne pettorali. Sono piuttosto lunghi e svolgono un ruolo importante nell'ottenimento del cibo.

Le pinne della testa delle mante sono solitamente arricciate e sembrano "corna" a spirale. Si raddrizzano per dirigere il flusso dell'acqua insieme agli organismi planctonici direttamente nella bocca aperta.

Estrazione del plancton

Il pesce diavolo ha un'enorme bocca situata sulla parte anteriore della testa. Questa posizione della bocca costituisce infatti un'eccezione, poiché in tutti gli altri rappresentanti di questo superordine l'apertura della bocca si trova in basso. Piccoli denti a forma di tubercoli si trovano in file sulla mascella inferiore (parte superiore edentula). La parte centrale della mascella porta 18 file di denti; verso gli angoli della bocca il numero di file di denti si riduce a 12.

In base al suo metodo di alimentazione, questo gigantesco diavolo marino è un innocuo filtratore. Possiede un buon apparato per la filtrazione del plancton: placche rosa-brunastre a struttura spugnosa, poste tra gli archi branchiali, che trattengono il plancton (crostacei e piccoli pesci). Il pesce diavolo di mare ha bisogno di nuotare per lunghe distanze alla ricerca di cibo, seguendo il plancton, che non sta fermo, ma è in costante movimento.

La vista e l'olfatto sono i sensi principali che aiutano le mante a trovare il cibo. Il processo di alimentazione è molto interessante:

Inizialmente, questo enorme pesce si muove lentamente attorno all'accumulo di plancton, spingendolo in una grande pila.
Quindi la pastinaca accelera e nuota rapidamente con la bocca spalancata verso il centro di questo ammasso.
Le lunghe pinne della testa, che si arricciano durante il normale movimento, aiutano a dirigere l'acqua insieme al cibo nella bocca.

Quando si incontra una grande concentrazione di organismi planctonici, il gigantesco diavolo marino può entrare in uno stato di frenesia alimentare, come si vede negli squali.

Nemici nel loro habitat naturale

In mare, le mante possono essere attaccate dalle orche assassine e dai grandi squali (squali, ecc.).

Come si riproducono?

Come ogni altra cosa, il gigantesco diavolo marino si riproduce per ovoviviparità. Le uova fecondate si sviluppano nel corpo della madre, dove si schiudono i piccoli, e poi la femmina dà alla luce un unico bambino, pronto per la vita indipendente.

Le mante diventano sessualmente mature quando raggiungono l'età di 5-6 anni. La stagione riproduttiva dura da dicembre ad aprile. In questo momento, i pesci mostrano un comportamento di accoppiamento interessante:

Innanzitutto, uno o più maschi inseguono la coda della femmina per 20-30 minuti e la attaccano più volte.
Quindi uno dei maschi, avvicinandosi alla femmina, le afferra con la bocca il bordo della pinna pettorale e gira la compagna a pancia in su.
Successivamente avviene l’accoppiamento: lo pterigopodio del maschio viene inserito nella cloaca della femmina. Possono rimanere in questa posizione per uno o due minuti.

Le mante si accoppiano strato superiore acqua. Uno o due maschi possono accoppiarsi con una femmina e fecondarla.

Sviluppo dell'embrione

Sviluppandosi nel corpo della madre in un organo speciale simile all '"utero" dei mammiferi, l'embrione nella fase iniziale riceve nutrimento da sacco vitellino. Questi nutrienti non è sufficiente per il pieno sviluppo del corpo di una piccola pastinaca, quindi dopo un po 'viene collegata una fonte di nutrienti aggiuntivi da parte della madre. Attraverso strutture specializzate che si formano nell'utero, l'embrione inizia a ricevere un fluido arricchito con componenti grassi e proteici.

L'embrione di manta si sviluppa per un tempo molto lungo (circa un anno).

Le giovani razze sono molto grandi alla nascita: il disco raggiunge più di un metro di larghezza (fino a 130 centimetri). Il peso può variare da 9 a 12 chilogrammi. Una manta femmina dà alla luce un vitello (raramente due). Ciò avviene in acque poco profonde, dove i piccoli ingrassano nel corso degli anni successivi.

La gestazione a lungo termine e il numero esiguo di piccoli nati sono una delle ragioni della vulnerabilità di questo raggio e del declino numerico. Questa tendenza è stata osservata negli ultimi due decenni (a causa della pesca eccessiva). Pertanto, il gigantesco diavolo marino ha ricevuto lo status di "specie vulnerabile" dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.