Ancora una volta alla questione del peso dell'armatura cavalleresca... Quanto pesavano le spade storiche? Giovanni Clemente

Mi chiedevo se valesse la pena pubblicare sulla rivista quegli articoli che erano già stati pubblicati in precedenza su siti russi. Ho deciso che sarebbe stato utile. Successivamente gli articoli verranno raggruppati in gruppi, che consentiranno di avere una conoscenza abbastanza ampia della scherma europea e punti di vista di studio tratti da fonti diverse. Non escludo che i punti di vista possano essere diversi, ma è “dalla disputa che nasce la verità”.

Personalmente, nei musei esteri dove ciò è consentito, ho avuto modo di apprezzare veramente le sensazioni che si provano tenendo tra le mani un'arma bianca vecchia di centinaia di anni. È allora che si capisce quanto siamo lontani dal comprendere appieno come potrebbero effettivamente agire e quanto siano imperfette le repliche che cercano di creare nel quadro dei movimenti storici oggi popolari. E solo allora immagini con tutta chiarezza che la scherma potrebbe davvero essere definita un'arte, non solo per i trattati e i libri di testo rivoluzionari scritti dai maestri, ma anche perché furono scritti sotto la maestria della perfezione in ogni cosa armi bianche. Penso che troverai interessante conoscere il parere degli esperti...

L'originale è stato tratto dal sito web della Renaissance Martial Arts Association ed è pubblicato con il permesso dell'autore.

"Non sovraccaricarti mai di armi pesanti,
per la mobilità del corpo e la mobilità dell'arma
sono i due principali aiutanti nella vittoria"
- Joseph Suitnam, "La scuola della nobile e degna scienza della difesa", 1617

Quanto pesavano esattamente le spade medievali e rinascimentali? A questa domanda (forse la più comune su questo argomento) è facile rispondere persone esperte. Studiosi seri e praticanti di scherma apprezzano la conoscenza delle esatte dimensioni delle armi del passato, mentre pubblico generale e spesso anche gli esperti sono completamente all’oscuro di questo tema. Trovare informazioni affidabili sul peso delle vere spade storiche che sono state effettivamente pesate non è facile, ma convincere gli scettici e gli ignoranti è un compito altrettanto difficile.

UN PROBLEMA SIGNIFICATIVO

Sfortunatamente, le false dichiarazioni sul peso delle spade medievali e rinascimentali sono abbastanza comuni. Questo è uno dei malintesi più comuni. E la cosa non sorprende, considerando quanti errori sulla scherma del passato vengono diffusi attraverso i media. Ovunque, dalla televisione, al cinema, ai videogiochi, le spade storiche europee sono rappresentate come goffe e brandite con movimenti ampi. Recentemente su The History Channel, un rispettato esperto di tecnologia accademica e militare ha affermato con sicurezza che le spade del XIV secolo a volte pesavano fino a “40 libbre” (18 kg)!

Sappiamo benissimo, per semplice esperienza di vita, che le spade non potevano essere eccessivamente pesanti e non pesavano 5-7 kg o più. Si può ripetere all'infinito che quest'arma non era affatto ingombrante o goffa. È curioso che, sebbene informazioni accurate sul peso delle spade sarebbero molto utili ai ricercatori e agli storici delle armi, non esiste un libro serio con tali informazioni. Forse il vuoto dei documenti è parte proprio di questo problema. Tuttavia, esistono diverse fonti attendibili che forniscono alcune statistiche preziose. Ad esempio, il catalogo delle spade della famosa Wallace Collection di Londra elenca dozzine di reperti, tra i quali è difficile trovare qualcosa di più pesante di 1,8 kg. La maggior parte degli esemplari, dalle spade da battaglia agli stocchi, pesavano molto meno di 1,5 kg.

Nonostante tutte le affermazioni contrarie, le spade medievali erano infatti leggere, maneggevoli e pesavano in media meno di 1,8 kg. Il principale esperto di spade Ewart Oakeshott ha dichiarato: "Le spade medievali non erano né insopportabilmente pesanti né uniformi - peso medio qualsiasi spada di dimensioni standard variava da 1,1 kg a 1,6 kg. Anche le grandi spade “militari” a una mano e mezza raramente pesavano più di 2 kg. Altrimenti sarebbero senza dubbio troppo poco pratici anche per le persone che hanno imparato a maneggiare le armi dall’età di 7 anni (e che hanno dovuto essere tenaci per sopravvivere)” (Oakeshot, “Sword in Hand”, p. 13). Il principale autore e ricercatore delle spade europee del XX secolo, Ewart Oakeshott, sapeva di cosa stava parlando. Teneva tra le mani migliaia di spade e possedeva personalmente diverse dozzine di copie, da Età del bronzo fino al 19° secolo.

Le spade medievali, di regola, erano armi militari di alta qualità, leggere e manovrabili, ugualmente capaci di sferrare colpi taglienti e tagli profondi. Non assomigliavano a quelle cose goffe e pesanti che vengono spesso rappresentate dai media, più come una "mazza con una lama". Secondo un'altra fonte, “la spada risulta essere sorprendentemente leggera: il peso medio delle spade dal X al XV secolo è di 1,3 kg e nel XVI secolo - 0,9 kg. Anche le spade bastarde più pesanti, utilizzate solo da un piccolo numero di soldati, non superavano 1,6 kg, e le spade dei cavalieri, conosciute come "spade bastarde", pesavano in media 1,8 kg. È logico che questi numeri sorprendentemente bassi si applichino anche alle enormi spade a due mani, che tradizionalmente venivano brandite solo dal “vero Ercole”. Eppure raramente pesavano più di 3 kg” (tradotto da: Funcken, Arms, Parte 3, p. 26).

Dal XVI secolo esistevano, ovviamente, speciali spade cerimoniali o rituali che pesavano 4 kg o più, tuttavia, questi mostruosi esempi non erano armi militari e non ci sono prove che fossero nemmeno destinate all'uso in battaglia. Sarebbe infatti inutile utilizzarli in presenza di unità da combattimento più manovrabili e molto più leggere. Il dottor Hans-Peter Hils, in una dissertazione del 1985 sul grande maestro del XIV secolo Johannes Liechtenauer, scrive che a partire dal XIX secolo, molti musei di armi hanno spacciato grandi collezioni di armi cerimoniali per armi militari, ignorando il fatto che le loro lame erano smussato e le loro dimensioni, peso e bilanciamento - poco pratici da usare (Hils, pp. 269-286).

OPINIONE DI UN ESPERTO

La convinzione che le spade medievali fossero ingombranti e scomode da usare è diventata folklore urbano e sconcerta ancora quelli di noi che sono nuovi alla scherma. Non è facile trovare un autore di libri sulla scherma del XIX e XX secolo (anche uno storico) che non affermi categoricamente che le spade medievali erano "pesanti", "goffe", "ingombranti", "scomode" e ( a causa di un completo malinteso sulla tecnica di possesso, sugli scopi e sugli obiettivi di tali armi) erano presumibilmente destinate solo all'attacco.

Nonostante queste misurazioni, molti oggi sono convinti che queste grandi spade debbano essere particolarmente pesanti. Questa opinione non è limitata al nostro secolo. Ad esempio, l'eccellente libretto del 1746 di Thomas Page sulla scherma militare, The Use of the Broad Sword, diffonde storie fantastiche sulle prime spade. Dopo aver parlato di come le cose fossero cambiate rispetto alle prime tecniche e conoscenze nel campo della scherma da combattimento, Page afferma: “La forma era rozza e la tecnica era priva di metodo. Era uno strumento di potere, non un'arma o un'opera d'arte. La spada era enormemente lunga e larga, pesante e pesante, forgiata solo per tagliare da cima a fondo con Forza mano forte"(Pagina, pag. A3). Le opinioni di Page furono condivise da altri schermitori che poi usarono spade e sciabole leggere.

All'inizio degli anni '70 dell'Ottocento, il capitano M. J. O'Rourke, uno storico irlandese-americano poco conosciuto e insegnante di scherma, parlò delle prime spade, descrivendole come "lame enormi che richiedevano tutta la forza di entrambe le mani. Possiamo anche ricordare il pioniere". nello studio della scherma storica, nel Castello di Egerton, e nel suo notevole commento alle "rozze spade del passato" (Castle, Scuole e Maestri di Scherma).

Molto spesso, alcuni scienziati o archivisti, esperti di storia, ma non atleti, non schermidori, che si sono formati nell'arte della spada fin dall'infanzia, lo affermano autorevolmente spada del cavaliere era "pesante". La stessa spada in mani allenate sembrerà leggera, equilibrata e manovrabile. Ad esempio, il famoso storico inglese e curatore di musei Charles Fulkes dichiarò nel 1938: “La cosiddetta spada crociata è pesante, con una lama larga e un'elsa corta. Non ha equilibrio, come viene inteso nella scherma, e non è destinato alle stoccate, il suo peso non consente parate veloci” (Ffoulkes, p. 29-30). L'opinione di Fulkes, del tutto infondata, ma condivisa dal suo coautore, il capitano Hopkins, era il prodotto della sua esperienza nei duelli tra gentiluomini con le armi sportive. Foulkes, ovviamente, basa la sua opinione sulle armi leggere del suo tempo: fioretti, spade e sciabole da duello (così come una racchetta da tennis può sembrare pesante a un giocatore di ping-pong).

Purtroppo Ffoulkes lo affermò addirittura nel 1945: “Tutte le spade dal IX al XIII secolo sono pesanti, scarsamente bilanciate e dotate di un'elsa corta e goffa” (Ffoulkes, Arms, p.17). Immaginate, 500 anni di guerrieri professionisti si sono sbagliati, e il curatore di un museo nel 1945, che non aveva mai partecipato a un vero duello con la spada o addirittura si era allenato con una vera spada di qualsiasi tipo, ci informa dei difetti di questa magnifica arma.

Un famoso medievalista francese in seguito ripeté letteralmente l'opinione di Fulques come un giudizio affidabile. Caro storico e specialista in affari militari medievali, Dottor Kelly de Vries, in un libro su tecnologia militare Middle Ages, tuttavia, scrive negli anni '90 di "spade medievali spesse, pesanti, scomode, ma squisitamente forgiate" (Devries, Medieval Military Technology, p. 25). Non sorprende che opinioni così “autorevoli” influenzino i lettori moderni, e dobbiamo fare così tanti sforzi.

Tale opinione sulle "vecchie spade ingombranti", come le chiamava una volta uno spadaccino francese, potrebbe essere ignorata come prodotto della sua epoca e della mancanza di informazioni. Ma ora tali opinioni non possono essere giustificate. È particolarmente triste quando i principali maestri di scherma (addestrati solo nelle armi dei moderni finti duelli) esprimono con orgoglio giudizi sul peso delle prime spade. Come ho scritto nel libro Scherma medievale del 1998, “È un vero peccato che i principali maestri di scherma sportiva (che brandiscono solo stocchi, spade e sciabole leggere) mostrino le loro idee sbagliate sulle spade medievali da “10 libbre”, che possono solo essere usato per "colpi e tagli goffi". Ad esempio, il rispettato spadaccino del XX secolo Charles Selberg si riferisce alle “armi pesanti e goffe dei primi tempi” (Selberg, p. 1). E il moderno schermidore de Beaumont dichiara: “Nel Medioevo, l'armatura richiedeva che l'arma - asce da battaglia oppure le spade a due mani erano pesanti e goffe” (de Beaumont, p. 143). L'armatura richiedeva che l'arma fosse pesante e goffa? Inoltre, il Libro della Scherma del 1930 affermava con grande sicurezza: “Con poche eccezioni, le spade d’Europa nel 1450 erano armi pesanti e goffe, e nell’equilibrio e nella facilità d’uso non erano diverse dalle asce” (Cass, pp. 29 -30). Ancora oggi questa idiozia continua. Il libro dal titolo appropriato, The Complete Guide to the Crusades for Dummies, ci dice che i cavalieri combattevano nei tornei “tagliandosi a vicenda con spade pesanti da 20-30 libbre” (P. Williams, p. 20).

Tali commenti dicono più sulle inclinazioni e sull'ignoranza degli autori che sulla natura delle spade e della scherma reali. Io stesso ho sentito queste affermazioni innumerevoli volte in conversazioni personali e online da istruttori di scherma e dai loro studenti, quindi non ho dubbi sulla loro prevalenza. Come scrisse un autore sulle spade medievali nel 2003, "erano così pesanti che potevano persino spaccare l'armatura" e gli spadoni pesavano "fino a 20 libbre e potevano facilmente schiacciare armature pesanti" (A. Baker, p. 39). Niente di tutto questo è vero. Forse l'esempio più schiacciante che mi viene in mente è lo schermidore olimpico Richard Cohen e il suo libro sulla scherma e la storia della spada: "le spade, che potevano pesare più di un chilo e mezzo, erano pesanti e poco bilanciate e richiedevano forza piuttosto che abilità" ( Cohen, pag.14). Con tutto il rispetto, anche quando ne precisa con precisione il peso (sminuendo i pregi di chi le ha possedute), tuttavia, riesce a percepirle solo nel confronto con le finte spade dello sport moderno, credendo addirittura che la tecnica delle loro l'utilizzo è stato prevalentemente “schiacciante”. Se credi a Cohen, si scopre che una vera spada, destinata a un vero combattimento all'ultimo sangue, dovrebbe essere molto pesante, scarsamente bilanciata e non richiedere alcuna vera abilità? Le moderne spade giocattolo sono adatte a battaglie immaginarie come dovrebbero essere?

Per qualche ragione, molti spadaccini classici ancora non riescono a capire che le prime spade, sebbene vere e proprie armi, non erano fatte per essere tenute a distanza e fatte roteare solo con le dita. Ora inizio XXI secolo, c'è una rinascita delle arti marziali storiche d'Europa, e gli schermidori aderiscono ancora alle idee sbagliate inerenti 19esimo secolo. Se non si capisce come è stata utilizzata una determinata spada, è impossibile apprezzarne le vere capacità o capire perché è stata realizzata in quel modo. E così lo interpreti attraverso il prisma di ciò che già conosci tu stesso. Anche le spade larghe con una coppa erano armi perforanti e taglienti manovrabili.

Oakeshott era consapevole del problema, un misto di ignoranza e pregiudizio, più di 30 anni fa quando scrisse il suo importante libro The Sword in the Age of Chivalry. “A questo si aggiungono le fantasie degli scrittori romantici del passato, i quali, volendo dare ai loro eroi le caratteristiche di Superman, li facevano brandire armi enormi e pesanti, dimostrando così una forza ben oltre le loro capacità. uomo moderno. E completa il quadro l'evoluzione degli atteggiamenti verso questo tipo di armi, fino al disprezzo che avevano gli amanti della raffinatezza e dell'eleganza vissuti nel Settecento, i romantici dell'epoca elisabettiana e gli estimatori della magnifica arte rinascimentale. per le spade. Diventa chiaro perché le armi, visibili solo nel loro stato degradato, possono essere considerate mal concepite, rozze, pesanti e inefficaci. Naturalmente, ci saranno sempre persone per le quali il rigoroso ascetismo delle forme è indistinguibile dal primitivismo e dall'incompletezza. E un oggetto di ferro lungo poco meno di un metro può sembrare molto pesante. Infatti, il peso medio di tali spade variava tra 1,0 e 1,5 kg, ed erano bilanciate (a seconda della loro destinazione) con la stessa cura e perizia di, ad esempio, una racchetta da tennis o una canna da pesca. La credenza popolare che non potessero essere tenuti in mano è assurda e superata da tempo, ma continua a vivere, così come il mito secondo cui i cavalieri corazzati potevano essere issati a cavallo solo tramite una gru" (Oakeshott, The Sword in the Age of Chivalry) , pp. 8-9).

Formazione con un bell'esempio di un vero Estoc del XV secolo. Keith Ducklin, ricercatore di lunga data di armi e scherma presso le Royal Armouries britanniche, afferma: “Dalla mia esperienza alle Royal Armouries, dove ho studiato armi reali di vari periodi, posso dire che la spada da combattimento europea a lama larga, sia taglio, piercing o piercing, solitamente pesava da 2 libbre per un modello con una mano a 4,5 libbre per un modello a due mani. Spade realizzate per altri scopi, come cerimonie o esecuzioni, potevano pesare più o meno, ma questi non erano esempi di combattimento” (corrispondenza personale con l'autore, aprile 2000). Il signor Ducklin è senza dubbio ben informato, avendo maneggiato ed esaminato letteralmente centinaia di belle spade della famosa collezione e avendole viste dal punto di vista di un combattente.

In un breve articolo sui tipi di spade dei secoli XV-XVI. dalle collezioni di tre musei, compresi i reperti del Museo Stibbert di Firenze, il dottor Timothy Drawson ha notato che nessuna delle spade a una mano pesava più di 3,5 libbre, e nessuna spada a due mani non pesava più di 6 chili. La sua conclusione: "Da questi esempi è chiaro che l'idea che le spade medievali e rinascimentali fossero pesanti e goffe è lungi dall'essere vera" (Drawson, pp. 34 e 35).

SOGGETTIVITÀ E OBIETTIVITÀ

Nel 1863, il produttore di spade ed esperto John Latham della Wilkinson Swords affermò erroneamente che un bell'esempio di spada del XIV secolo aveva "un peso enorme" perché era "usato nei giorni in cui i guerrieri dovevano affrontare avversari armati di ferro". Latham aggiunge: “Hanno preso di più armi pesanti quanto potevano, ed esercitavano quanta più forza potevano" (Latham, Shape, p. 420-422). Tuttavia, commentando la "pesantezza eccessiva" delle spade, Latham parla di una spada di 2,7 kg forgiata per un ufficiale di cavalleria che credeva che gli avrebbe rafforzato il polso, ma di conseguenza "nessun uomo vivente avrebbe potuto tagliare con essa... Il peso era così grande che non poteva essere accelerato, quindi la forza di taglio era zero. Un test molto semplice lo dimostra" (Latham, Shape, p. 420-421).

Latham aggiunge anche: “Il tipo di corporatura, tuttavia, influenza molto il risultato”. Quindi conclude, ripetendo l'errore comune, che uomo forte prenderà una spada più pesante per infliggere più danni. "Il peso con cui una persona può sollevare velocità più alta, produrrà l'effetto migliore, ma non sarà necessariamente in grado di muovere una spada più leggera più velocemente. La spada può essere così leggera da sembrare una “frusta” in mano. Una spada del genere è peggiore di una troppo pesante" (Latham, pp. 414-415).

Devo avere massa sufficiente per impugnare la lama e puntarla, parare i colpi e dare forza al colpo, ma allo stesso tempo non deve essere troppo pesante, cioè lento e goffo, altrimenti armi più veloci gli volteranno attorno. Il peso richiesto dipendeva dallo scopo della lama, se doveva trafiggere, tagliare o entrambi e dal tipo di materiale che avrebbe potuto incontrare.

Le storie fantastiche sul valore cavalleresco menzionano spesso enormi spade che solo i grandi eroi e i cattivi potevano maneggiare e con le quali tagliavano cavalli e persino alberi. Ma questi sono tutti miti e leggende, non possono essere presi alla lettera. Nelle Cronache di Froissart, quando gli scozzesi sconfissero gli inglesi a Mulrose, leggiamo di Sir Archibald Douglas, che "teneva davanti a sé un'enorme spada, la cui lama era lunga due metri, e quasi nessuno poteva sollevarla, ma Sir Archibald senza fatica lo maneggiava e infliggeva colpi così terribili che tutti quelli che colpiva cadevano a terra; e non c'era nessuno tra gli inglesi che potesse resistere ai suoi colpi. Lo stesso grande maestro di scherma del XIV secolo Johannes Lichtenauer disse: “La spada è la misura, ed è grande e pesante” ed è bilanciata con un pomo adatto, il che significa che l'arma stessa dovrebbe essere bilanciata e quindi adatta alla battaglia, e non pesante. Il maestro italiano Filippo Valdi istruì all'inizio degli anni Ottanta del Quattrocento: “Prendi armi leggere, e non pesante, in modo che tu possa controllarlo facilmente in modo che il suo peso non ti dia fastidio. Quindi l'insegnante di scherma menziona espressamente che c'è una scelta tra lame "pesanti" e "leggere". Ma – ancora una volta – la parola “pesante” non è sinonimo della parola “troppo pesante”, ovvero ingombrante e poco maneggevole. Puoi semplicemente scegliere, ad esempio, una racchetta da tennis o una mazza da baseball più leggera o più pesante.

Avendo tra le mie mani più di 200 eccellenti spade europee dal XII al XVI secolo, posso dire di aver sempre Attenzione speciale hanno dato loro peso. Sono sempre rimasto stupito dalla vivacità e dall'equilibrio di quasi tutti gli esemplari che ho incontrato. Le spade del Medioevo e del Rinascimento, che ho studiato personalmente in sei paesi, e in alcuni casi usate per schermare e anche per tagliare, erano - ripeto - leggere e ben bilanciate. Avendo una notevole esperienza nel possesso di armi, l'ho incontrato molto raramente spade storiche, che non sarebbe facile da maneggiare e manovrare. Le unità, se ce n'erano, dalle spade corte ai bastardi, pesavano oltre 1,8 kg, e anche queste erano ben bilanciate. Quando mi sono imbattuto in esempi che trovavo troppo pesanti per me o sbilanciati per i miei gusti, ho capito che potevano essere adatti a persone con tipi di corpo o stili di combattimento diversi.

Quando ho lavorato con due spade da combattimento del XVI secolo, ciascuna del peso di 1,3 kg, hanno funzionato perfettamente. Colpi abili, spinte, difese, trasferimenti e rapidi contrattacchi, colpi furiosi e taglienti - come se le spade fossero quasi senza peso. Non c'era nulla di “pesante” in questi strumenti intimidatori ed eleganti. Quando mi sono esercitato con una vera spada a due mani del XVI secolo, sono rimasto stupito da quanto sembrasse leggera l'arma da 2,7 kg, come se pesasse la metà. Anche se non era destinata a una persona della mia taglia, potevo constatarne l'evidente efficacia ed efficienza perché comprendevo la tecnica e il metodo per maneggiare quest'arma. Il lettore può decidere da solo se credere a queste storie. Ma le innumerevoli volte in cui ho tenuto tra le mani eccellenti esempi di scherma del XIV, XV o XVI secolo, sono rimasto in posizione e mi sono mosso sotto lo sguardo attento di guardiani benevoli, mi hanno fermamente convinto di quanto pesassero le spade vere (e di come maneggiarli).

In un'occasione, mentre esaminavamo diverse spade del XIV e XVI secolo della collezione di Ewart Oakeshott, siamo stati persino in grado di pesarne alcune su una bilancia digitale, solo per assicurarci che il peso fosse corretto. I nostri colleghi hanno fatto lo stesso e i loro risultati hanno coinciso con i nostri. Questa esperienza nello studio delle armi vere rende l'Associazione ARMA critica nei confronti di molte spade moderne. Sono sempre più deluso dalla pulizia di molte repliche moderne. Ovviamente, quanto più la spada moderna sarà simile a quella storica, tanto più accurata sarà la ricostruzione della tecnica di impugnatura di questa spada. Infatti, una corretta comprensione del peso delle spade storiche è essenziale per comprenderne il corretto utilizzo.

Dopo aver esaminato nella pratica molte spade medievali e rinascimentali, raccogliendo impressioni e misurazioni, il rispettato spadaccino Peter Johnson ha affermato di “aver sentito la loro straordinaria mobilità. Nel complesso sono veloci, precisi e sapientemente bilanciati per i loro compiti. Spesso una spada appare molto più leggera di quanto non sia in realtà. Questo è il risultato di un'attenta distribuzione della massa, non solo di un punto di equilibrio. Misurare il peso di una spada e il suo punto di equilibrio è solo l'inizio della comprensione del suo "equilibrio dinamico" (cioè come si comporta la spada in movimento)." Aggiunge: “In generale, le repliche moderne sono piuttosto lontane dalle spade originali sotto questo aspetto. Idee distorte su cosa sia una vera arma militare affilata sono il risultato dell'addestramento solo su armi moderne" Quindi Johnson sostiene anche che le vere spade sono più leggere di quanto molti pensino. Anche in questo caso, il peso non è l’unico indicatore, poiché la caratteristica principale è la distribuzione della massa sulla lama, che a sua volta influisce sul bilanciamento.

Devi capire che le copie moderne di armi storiche, pur avendo approssimativamente lo stesso peso, non garantiscono lo stesso senso di proprietà dei loro antichi originali. Se la geometria della lama non corrisponde all'originale (anche lungo l'intera lunghezza della lama, forma e mirino), l'equilibrio non corrisponderà.

Una copia moderna spesso sembra più pesante e meno comoda dell’originale. Riprodurre accuratamente l'equilibrio delle spade moderne è un aspetto importante della loro creazione. Oggi, molte spade economiche e di bassa qualità - repliche storiche, oggetti di scena teatrali, armi fantasy o souvenir - sono rese pesanti a causa dello scarso equilibrio. Parte di questo problema è dovuto alla triste ignoranza della geometria della lama da parte del produttore. D'altra parte, il motivo è una deliberata riduzione dei costi di produzione. In ogni caso, difficilmente ci si può aspettare che venditori e produttori ammettano che le loro spade sono troppo pesanti o scarsamente bilanciate. È molto più semplice dire che è così che dovrebbero essere le vere spade.

C'è un altro fattore per cui le spade moderne sono solitamente più pesanti delle originali. A causa dell'ignoranza, i fabbri e i loro clienti si aspettano la sensazione del peso della spada. Questi sentimenti sono nati da numerose immagini di guerrieri taglialegna con i loro colpi lenti, a dimostrazione della pesantezza delle "spade barbariche", perché solo le spade massicce possono sferrare un duro colpo. (A differenza delle velocissime spade in alluminio delle dimostrazioni di arti marziali orientali, è difficile incolpare qualcuno per una tale mancanza di comprensione.) Anche se la differenza tra una spada da 1,7 kg e una spada da 2,4 kg non sembra così grande, quando provando a ricostruire la tecnica la differenza diventa abbastanza tangibile. Inoltre, quando si tratta di pinze, che in genere pesano tra 900 e 1100 grammi, il loro peso potrebbe essere fuorviante. L'intero peso di un'arma da perforazione così sottile era concentrato nell'impugnatura, che conferiva maggiore mobilità alla punta nonostante il peso rispetto alle lame da taglio più larghe.

FATTI E MITI

Più volte ho avuto la fortuna di confrontare attentamente replica moderna con l'originale. Sebbene le differenze fossero solo di poche once, la lama moderna sembrava essere almeno qualche chilo più pesante.

Due esempi copie moderne accanto agli originali. Nonostante le stesse dimensioni, piccoli e insignificanti cambiamenti nella geometria (distribuzione della massa del codolo, della spalla, dell'angolo della lama, ecc.) erano sufficienti per influenzare l'equilibrio e la "sensazione" della spada. Ho avuto l'opportunità di studiare finte spade medievali del XIX secolo e in alcuni casi la differenza è stata subito evidente.

Quando mostro le spade nelle mie conferenze e spettacoli, vedo costantemente il pubblico sorpreso quando prende in mano una spada per la prima volta e si scopre che non è affatto pesante e scomoda come si aspettavano. E spesso chiedono come alleggerire le altre spade affinché diventino le stesse. Quando insegno ai principianti, li sento spesso lamentarsi della pesantezza delle spade che gli studenti più grandi considerano leggere e ben bilanciate.

Le buone spade erano leggere, veloci, bilanciate e, sebbene abbastanza forti, conservavano flessibilità ed elasticità. Erano strumenti per uccidere e necessitano di essere studiati da questo punto di vista. Il peso di un'arma non può essere giudicato esclusivamente dalle sue dimensioni e dalla larghezza della lama. Ad esempio, il peso delle spade medievali e rinascimentali può essere misurato e registrato con precisione. Ciò che viene chiamato pesante dipende dalla prospettiva. Un'arma del peso di 3 libbre può essere considerata elegante e leggera da un professionista, ma pesante e goffa da uno storico dotto. Dobbiamo capire che per coloro che hanno usato queste spade, erano semplicemente giuste.

Nonostante le sue dimensioni, peso e goffaggine, la spada a due mani era ampiamente utilizzata nelle battaglie del Medioevo. La lama di solito aveva una lunghezza superiore a 1 m. Tali armi sono caratterizzate da un manico di oltre 25 cm con un pomello e un massiccio mirino allungato. Il peso totale con la maniglia era in media di 2,5 kg. Solo i guerrieri forti potevano tagliare con tali armi.

Spade a due mani nella storia

Le grandi lame apparvero relativamente tardi nella storia della guerra medievale. Nella pratica delle battaglie, un attributo indispensabile di un guerriero era avere uno scudo in una mano per proteggersi e con l'altra poteva tagliare con una spada. Con l'avvento dell'armatura e l'inizio del progresso nella fusione metallurgica, le lame lunghe con un manico per la presa con due mani iniziarono a guadagnare popolarità.

Tali armi erano un piacere costoso. Mercenari o guardie del corpo della nobiltà ben pagati potevano permetterselo. Titolare spada a due mani doveva non solo avere la forza nelle mani, ma anche essere in grado di gestirla. L'apice dell'abilità di un cavaliere o di un guerriero nel servizio di sicurezza era la padronanza approfondita di tali armi. I maestri di scherma affinavano costantemente la tecnica di maneggiare le spade a due mani e trasmettevano la loro esperienza alla classe d'élite.

Scopo

La spada a due mani, il cui peso superava i 3-4 kg, poteva essere usata in battaglia solo da guerrieri forti e alti. Ad un certo punto furono messi in prima linea. Non potevano essere costantemente nella retroguardia, poiché con la rapida convergenza dei lati e la compattazione della massa umana nel combattimento corpo a corpo, non c'era abbastanza spazio libero per manovre e oscillazioni.

Per sferrare colpi taglienti, tali armi devono essere perfettamente bilanciate. Le spade a due mani potevano essere usate nel combattimento ravvicinato per perforare le fitte difese del nemico o per respingere l'avanzata di ranghi serrati di bombardieri in picchiata e alabardieri. Le lunghe lame venivano utilizzate per tagliare le loro aste e consentire così alla fanteria leggermente armata di avvicinarsi alle file nemiche.

In un combattimento in aree aperte, una spada a due mani veniva utilizzata per fendere colpi e per perforare l'armatura con una spinta utilizzando un lungo affondo. Il mirino serviva spesso come punto laterale aggiuntivo e veniva utilizzato nel combattimento ravvicinato per brevi colpi al viso e al collo non protetto del nemico.

Caratteristiche del progetto

Una spada è un'arma da mischia con una lama a doppia affilatura e un'estremità affilata. La classica lama con impugnatura a due mani - espadon ("grande spada") - si distingue per la presenza di una sezione non affilata della lama (ricasso) in corrispondenza del mirino. Ciò veniva fatto in modo che la spada potesse essere intercettata con l'altra mano per facilitare il movimento. Spesso questa sezione (fino a un terzo della lunghezza della lama) era inoltre ricoperta di pelle per comodità e aveva un mirino aggiuntivo per proteggere la mano dai colpi. Le spade a due mani non erano dotate di fodero. Non erano necessari, poiché la lama veniva portata sulla spalla; non poteva essere fissata alla cintura a causa del suo peso e delle sue dimensioni.

Un'altra spada a due mani, non meno popolare, la Claymore, la cui patria è la Scozia, non aveva un ricasso pronunciato. I guerrieri brandivano tali armi con una presa a due mani sul manico. Il mirino (guardia) è stato forgiato dagli artigiani non dritto, ma ad angolo rispetto alla lama.

Una rara spada con lama ondulata - una flamberga - non differiva in modo significativo nelle caratteristiche. Non tagliava meglio delle normali lame dritte, sebbene avesse un aspetto brillante e memorabile.

Spada da record

La più grande spada da combattimento a due mani sopravvissuta fino ad oggi ed è disponibile per la visione si trova in un museo olandese. Presumibilmente è stato realizzato nel XV secolo da artigiani tedeschi. Con una lunghezza totale di 215 cm, il gigante pesa 6,6 kg. Il manico in rovere è ricoperto da un unico pezzo di pelle di capra. Questa spada a due mani (vedi foto sotto), secondo la leggenda, fu catturata dai lanzichenecchi tedeschi. Lo usavano come reliquia per le cerimonie e non lo usavano in battaglia. La lama della spada porta il marchio Inri.

Secondo la stessa leggenda, fu successivamente catturato dai ribelli e andò a un pirata soprannominato Big Pierre. Grazie al suo fisico e alla sua forza, usò la spada per lo scopo previsto e presumibilmente fu in grado di tagliare diverse teste con un colpo.

Lame da combattimento e cerimoniali

Il peso di una spada di 5-6 kg o più indica, piuttosto, il suo scopo rituale piuttosto che il suo utilizzo in battaglie di combattimento. Tali armi venivano usate nelle parate, durante le iniziazioni e venivano presentate in dono per decorare le pareti delle camere dei nobili. Le spade semplici da realizzare potrebbero anche essere utilizzate dai mentori di scherma per praticare la forza della mano e la tecnica della lama durante l'addestramento dei guerrieri.

Una vera spada da combattimento a due mani raramente raggiungeva un peso di 3,5 kg con una lunghezza totale fino a 1,8 m. Il manico era lungo fino a 50 cm. Doveva servire da bilanciatore per bilanciare la struttura complessiva possibile.

Le lame ideali, anche con un peso considerevole, erano nelle mani di qualcosa di più di un semplice pezzo di metallo. Con un'arma del genere, con sufficiente abilità e pratica costante, era possibile tagliare facilmente le teste a una distanza decente. Allo stesso tempo, il peso della lama nelle sue varie posizioni veniva avvertito e percepito dalla mano quasi allo stesso modo.

Quelli veri conservati in collezioni e musei campioni di combattimento le spade a due mani con una lunghezza della lama di 1,2 me una larghezza di 50 mm hanno un peso di 2,5-3 kg. Per confronto: i campioni con una mano hanno raggiunto fino a 1,5 kg. Le lame di transizione con una maniglia di una presa e mezza potrebbero pesare 1,7-2 kg.

Spade nazionali a due mani

Tra i popoli di origine slava, la spada è intesa come una lama a doppio taglio. IN cultura giapponese una spada è una lama da taglio con profilo curvo e affilatura unilaterale, tenuta da un'elsa con protezione da un colpo in arrivo.

La spada più famosa in Giappone è la katana. Quest'arma è destinata al combattimento ravvicinato, ha un'impugnatura (30 cm) per la presa con entrambe le mani e una lama fino a 90 cm. In uno dei templi c'è una grande spada no-tachi a due mani lunga 2,25 m con impugnatura. di 50 cm. Con una lama del genere puoi tagliare a metà una persona con un colpo o fermare un cavallo al galoppo.

La spada cinese Dadao aveva una lama più larga. Come le lame giapponesi, aveva un profilo curvo e un'affilatura unilaterale. Indossavano armi nel fodero dietro la schiena su una giarrettiera. La massiccia spada cinese, a due o a una mano, era ampiamente utilizzata dai soldati durante la seconda guerra mondiale. Quando le munizioni non erano sufficienti, le unità rosse lanciavano un attacco corpo a corpo con queste armi e spesso ottenevano il successo nel combattimento ravvicinato.

Spada a due mani: vantaggi e svantaggi

Gli svantaggi dell'uso di spade lunghe e pesanti sono la bassa manovrabilità e l'incapacità di combattere con una dinamica costante, poiché il peso dell'arma influisce in modo significativo sulla resistenza. L'impugnatura a due mani elimina la possibilità di utilizzare uno scudo per proteggersi dai colpi in arrivo.

Una spada a due mani è ottima in difesa perché può coprire più settori con grande efficienza. In un attacco, puoi infliggere danni al nemico dalla massima distanza possibile. Il peso della lama consente di sferrare un potente colpo tagliente, spesso impossibile da parare.

Il motivo per cui la spada a due mani non era ampiamente utilizzata era l’irrazionalità. Nonostante l'evidente aumento della potenza del colpo tagliente (due volte), la massa significativa della lama e le sue dimensioni hanno portato ad un aumento del dispendio energetico (quadruplicato) durante il combattimento.

Le armi da taglio antiche non lasciano nessuno indifferente. Porta sempre l'impronta di straordinaria bellezza e persino magia. Sembra di tornare indietro nel tempo, in un passato leggendario, quando questi oggetti erano ampiamente utilizzati.

Naturalmente, tali armi servono come accessorio ideale per decorare una stanza. Un ufficio decorato con magnifici esempi di armi antiche sembrerà più imponente e maschile.

Oggetti come, ad esempio, le spade medievali diventano di interesse per molte persone in quanto testimonianze uniche di eventi accaduti nell'antichità.

Armi da taglio antiche

Le armi dei fanti medievali sono simili a un pugnale. La sua lunghezza è inferiore a 60 cm, la lama larga ha l'estremità affilata con lame divergenti.

I guerrieri a cavallo erano spesso armati di pugnali a rouelles. Questo armi antiche Sta diventando sempre più difficile da trovare.

L'arma più terribile di quel tempo era l'ascia da battaglia danese. La sua ampia lama è di forma semicircolare. I cavalieri lo tenevano con entrambe le mani durante la battaglia. Le asce dei fanti erano montate su un lungo manico e consentivano di eseguire colpi perforanti e taglienti e di tirarli fuori dalla sella con la stessa efficacia. Queste asce furono chiamate prima guizarmes e poi, in fiammingo, godendaks. Servirono come prototipo dell'alabarda. Nei musei, queste armi antiche attirano molti visitatori.

I cavalieri erano armati anche di mazze di legno piene di chiodi. Anche le fruste da combattimento avevano l'aspetto di una mazza con la testa mobile. Per collegarsi all'albero veniva utilizzato un guinzaglio o una catena. Tali armi di cavalieri non erano ampiamente utilizzate, poiché una manipolazione inadeguata poteva causare più danni al proprietario dell'arma che al suo avversario.

Le lance erano solitamente di lunghezza molto lunga con un'asta di frassino che terminava con un ferro appuntito a forma di foglia. Per colpire, la lancia non veniva ancora tenuta sotto l'ascella, rendendo impossibile garantire un colpo preciso. L'asta veniva tenuta orizzontalmente all'altezza delle gambe, estendendosi in avanti per circa un quarto della sua lunghezza, in modo che il nemico ricevesse un colpo allo stomaco. Tali colpi, quando era in corso la battaglia dei cavalieri, furono notevolmente amplificati dal rapido movimento del cavaliere e portarono la morte, nonostante la cotta di maglia. Tuttavia, era difficile maneggiare una lancia di tale lunghezza (raggiungeva i cinque metri). era molto difficile. Per fare ciò erano necessarie forza e destrezza notevoli, esperienza a lungo termine come cavaliere e pratica nel maneggiare le armi. Durante l'attraversamento la lancia veniva portata verticalmente, infilandone la punta in una scarpa di cuoio che pendeva vicino alla staffa di destra.

Tra le armi c'era un arco turco, che aveva una doppia curvatura e lanciava frecce su lunghe distanze e con grande forza. La freccia colpì il nemico a duecento passi dai tiratori. L'arco era di legno di tasso, la sua altezza raggiungeva un metro e mezzo. La parte della coda delle frecce era dotata di piume o ali di cuoio. Il ferro delle frecce aveva diverse configurazioni.

La balestra era molto utilizzata dai fanti, poiché, nonostante la preparazione al tiro richiedesse più tempo rispetto al tiro con l'arco, la portata e la precisione del tiro erano maggiori. Questa caratteristica le permise di sopravvivere fino al XVI secolo, quando venne sostituita dalle armi da fuoco.

Acciaio di Damasco

Fin dall'antichità la qualità delle armi di un guerriero è stata considerata molto importante. I metallurgisti dell'antichità talvolta riuscivano, oltre alla normale ghisa malleabile, a ottenere acciaio durevole. Le spade erano principalmente realizzate in acciaio. A causa delle loro proprietà rare, personificavano ricchezza e forza.

Le informazioni sulla produzione di acciaio flessibile e durevole vengono contattate dagli armaioli di Damasco. La tecnologia per la sua produzione è avvolta in un'aura di mistero e leggende sorprendenti.

Le meravigliose armi realizzate con questo acciaio provenivano da fucine situate nella città siriana di Damasco. Furono costruiti dall'imperatore Diocleziano. Qui è stato prodotto l'acciaio di Damasco, le cui revisioni sono andate ben oltre i confini della Siria. Coltelli e pugnali realizzati con questo materiale venivano riportati dai cavalieri delle Crociate come preziosi trofei. Erano tenuti in case ricche e tramandati di generazione in generazione, essendo un cimelio di famiglia. Una spada in acciaio di Damasco è sempre stata considerata una rarità.

Tuttavia, per secoli, gli artigiani di Damasco hanno custodito rigorosamente i segreti della creazione di un metallo unico.

Il mistero dell'acciaio di Damasco fu completamente svelato solo nel XIX secolo. Si è scoperto che il lingotto originale doveva contenere allumina, carbonio e silice. Anche il metodo di indurimento era speciale. Gli artigiani di Damasco raffreddavano i pezzi fucinati di acciaio caldo utilizzando un flusso di aria fredda.

spada samurai

La katana fu rilasciata intorno al XV secolo. Fino alla sua apparizione, i samurai usavano la spada tati, che nelle sue proprietà era molto inferiore alla katana.

L'acciaio con cui è stata realizzata la spada è stato forgiato e temperato in modo speciale. Quando veniva ferito a morte, il samurai a volte consegnava la sua spada al nemico. Dopotutto, il codice dei samurai dice che le armi sono destinate a continuare il percorso del guerriero e a servire il nuovo proprietario.

La spada katana fu ereditata secondo la volontà del samurai. Questo rituale continua ancora oggi. A partire dall'età di 5 anni, il ragazzo ricevette il permesso di indossare una spada di legno. Successivamente, quando lo spirito del guerriero acquistò forza, fu forgiata una spada personale per lui. Non appena un ragazzo nacque nella famiglia degli antichi aristocratici giapponesi, gli fu immediatamente ordinata una spada dalla bottega di un fabbro. Nel momento in cui il ragazzo si trasformò in un uomo, la sua spada katana era già realizzata.

Un maestro impiegava fino a un anno per realizzare un'unità di tali armi. A volte gli antichi artigiani impiegavano 15 anni per realizzare una spada. È vero, gli artigiani realizzavano diverse spade contemporaneamente. È possibile forgiare una spada più velocemente, ma non sarà più una katana.

Andando in battaglia, il samurai rimosse dalla katana tutte le decorazioni che c'erano su di essa. Ma prima di incontrare la sua amata, ha decorato la spada in ogni modo possibile in modo che il prescelto apprezzasse appieno il potere della sua famiglia e la ricchezza maschile.

Spada a due mani

Se l'elsa di una spada è progettata per richiedere una presa con sole due mani, la spada in questo caso è detta a due mani. La lunghezza dei cavalieri raggiungeva i 2 metri e la indossavano sulla spalla senza fodero. Ad esempio, i fanti svizzeri nel XVI secolo erano armati con una spada a due mani. Ai guerrieri armati di spade a due mani veniva assegnato un posto nelle prime file ordine di battaglia: avevano il compito di tagliare e abbattere le lance dei guerrieri nemici, che erano di grande lunghezza. COME armi militari le spade a due mani non durarono a lungo. Dal XVII secolo svolgono accanto allo stendardo il ruolo cerimoniale di arma onoraria.

Nel XIV secolo in italiano e città spagnole iniziò a usare una spada che non era destinata ai cavalieri. È stato realizzato per i residenti delle città e i contadini. Rispetto ad una spada normale, aveva meno peso e lunghezza.

Ora, secondo la classificazione esistente in Europa, una spada a due mani dovrebbe avere una lunghezza di 150 cm. La larghezza della sua lama è di 60 mm, il manico ha una lunghezza fino a 300 mm. Il peso di una tale spada varia da 3,5 a 5 kg.

Le spade più grandi

Un tipo speciale e molto raro di spada dritta era la grande spada a due mani. Potrebbe pesare fino a 8 chilogrammi ed essere lungo 2 metri. Per controllare un'arma del genere erano necessarie una forza molto speciale e una tecnica insolita.

Spade curve

Se tutti combattevano per se stessi, spesso uscendo dalla formazione generale, poi sui campi in cui si svolse la battaglia dei cavalieri, iniziarono a diffondersi altre tattiche di battaglia. Ora era richiesta la protezione nei ranghi e il ruolo dei guerrieri armati di spade a due mani cominciò a ridursi all'organizzazione di centri di battaglia separati. Essendo veri e propri attentatori suicidi, combattevano in prima linea, attaccando le punte di lancia con spade a due mani e aprendo la strada ai picchieri.

In questo momento divenne popolare la spada dei cavalieri, che aveva una lama "fiammeggiante". Fu inventato molto prima e si diffuse nel XVI secolo. I lanzichenecchi usavano una spada a due mani con una lama simile, chiamata flamberge (dal francese "fiamma"). La lunghezza della lama flamberge raggiungeva 1,40 m. Il manico da 60 cm era avvolto in cuoio. La lama delle flamberges era curva. Era piuttosto difficile azionare una spada del genere, poiché era difficile affilare bene una lama con un tagliente curvo. Ciò richiedeva laboratori ben attrezzati e artigiani esperti.

Ma il colpo della spada della flamberga ha permesso di colpire ferite profonde tipo di taglio, difficilmente trattabili allo stato delle conoscenze mediche. La spada ricurva a due mani provocava ferite, che spesso portavano alla cancrena, il che significava che le perdite del nemico aumentavano.

Cavalieri Templari

Sono poche le organizzazioni circondate da un tale velo di segretezza e la cui storia è così controversa. L'interesse di scrittori e storici è attratto dalla ricca storia dell'ordine e dai misteriosi rituali eseguiti dai Cavalieri Templari. Particolarmente impressionante è la loro minacciosa morte sul rogo, accesa dai cavalieri francesi, vestiti con mantelli bianchi con una croce rossa sul petto, descritti in un gran numero di libri. Per alcuni appaiono come guerrieri di Cristo dall'aspetto severo, impeccabili e senza paura, per altri sono despoti bifronti e arroganti o usurai arroganti che hanno esteso i loro tentacoli in tutta Europa. Si arrivò addirittura al punto in cui furono accusati di idolatria e di profanazione dei santuari. È possibile separare la verità dalla menzogna in questa moltitudine di informazioni completamente contraddittorie? Passando alle fonti più antiche, proviamo a capire qual è questo ordine.

L'ordine aveva uno statuto semplice e rigoroso e le regole erano simili a quelle dei monaci cistercensi. Secondo queste regole interne, i cavalieri devono condurre una vita ascetica e casta. Sono tenuti a tagliarsi i capelli, ma non possono radersi la barba. La barba distingueva i Templari massa totale, dove la maggior parte degli uomini aristocratici erano rasati. Inoltre, i cavalieri dovevano indossare una tonaca o mantello bianco, che in seguito si trasformò in un mantello bianco, che divenne il loro biglietto da visita. Il mantello bianco indicava simbolicamente che il cavaliere aveva barattato la sua vita cupa per servire Dio, pieno di luce e pulizia.

Spada Templare

La spada dei Cavalieri Templari era considerata la più nobile tra le tipologie di armi per i membri dell'ordine. Naturalmente, i risultati uso in combattimento dipendeva in gran parte dall'abilità del proprietario. L'arma era ben bilanciata. La massa era distribuita su tutta la lunghezza della lama. Il peso della spada era di 1,3-3 kg. La spada templare dei cavalieri veniva forgiata a mano, utilizzando come materiale di partenza l'acciaio duro e flessibile. All'interno è stato posto un nucleo di ferro.

Spada russa

La spada è un'arma da mischia a doppio taglio utilizzata nel combattimento ravvicinato.

Fino al XIII secolo circa il filo della spada non veniva affilato, poiché veniva utilizzato principalmente per tagliare i colpi. Le cronache descrivono il primo colpo lancinante solo nel 1255.

Sono stati scoperti nelle tombe degli antichi sin dal IX secolo, tuttavia, molto probabilmente, queste armi erano note ai nostri antenati anche prima. È solo che a quest’epoca risale la tradizione di identificare definitivamente la spada e il suo proprietario. Allo stesso tempo, al defunto vengono fornite armi in modo che in un altro mondo continui a proteggere il proprietario. Nelle prime fasi dello sviluppo del fabbro, quando era diffuso il metodo della forgiatura a freddo, che non era molto efficace, la spada era considerata un enorme tesoro, quindi il pensiero di seppellirla non venne mai in mente a nessuno. Pertanto, le scoperte di spade da parte degli archeologi sono considerate un grande successo.

Le prime spade slave sono divise dagli archeologi in molti tipi, diversi per elsa e traversa. Le loro lame sono molto simili. Sono lunghi fino a 1 m, larghi fino a 70 mm al manico, si assottigliano gradualmente verso l'estremità. Nella parte centrale della lama c'era uno sguscio, che a volte veniva erroneamente chiamato "sanguinario". All'inizio la bambola era piuttosto larga, ma poi gradualmente si è stretta e alla fine è scomparsa completamente.

Il sussidio serviva effettivamente a ridurre il peso dell'arma. Il flusso di sangue non ha nulla a che fare con questo, poiché a quel tempo non venivano quasi mai usati colpi di spada. Il metallo della lama è stato sottoposto a una lavorazione speciale che ne ha garantito l'elevata resistenza. La spada russa pesava circa 1,5 kg. Non tutti i guerrieri possedevano spade. Era molto in quell'epoca armi costose, poiché il lavoro per realizzare una buona spada era lungo e difficile. Inoltre, richiedeva un'enorme forza fisica e destrezza da parte del suo proprietario.

Qual era la tecnologia utilizzata per realizzare la spada russa, che godeva di meritata autorità nei paesi in cui veniva utilizzata? Tra le armi bianche Alta qualità Per il combattimento ravvicinato, vale soprattutto la pena notare l'acciaio damascato. Questo speciale tipo di acciaio contiene carbonio in quantità superiore all'1% e la sua distribuzione nel metallo non è uniforme. La spada, realizzata in acciaio damascato, aveva la capacità di tagliare il ferro e persino l'acciaio. Allo stesso tempo era molto flessibile e non si rompeva quando veniva piegato ad anello. Tuttavia, l'acciaio damascato aveva un grosso inconveniente: diventava fragile e si rompeva in condizioni difficili basse temperature, quindi praticamente non veniva utilizzato nell'inverno russo.

Per ottenere l'acciaio damascato, i fabbri slavi piegavano o attorcigliavano barre di acciaio e ferro e le forgiavano molte volte. Come risultato dell'esecuzione ripetuta di questa operazione, sono stati ottenuti nastri di acciaio resistente. È stato questo che ha permesso di realizzare spade abbastanza sottili senza perdere forza. Spesso la base della lama era costituita da strisce di acciaio damascato e lungo il bordo venivano saldate lame di acciaio ad alto contenuto di carbonio. Tale acciaio veniva prodotto mediante carburazione, ovvero riscaldamento mediante carbonio, che impregnava il metallo e ne aumentava la durezza. Una spada del genere tagliava facilmente l'armatura del nemico, poiché molto spesso era realizzata in acciaio di qualità inferiore. Erano anche in grado di tagliare le lame delle spade che non erano realizzate così abilmente.

Qualsiasi specialista sa che saldare ferro e acciaio, che temperatura diversa la fusione, processo che richiede grande abilità da parte del mastro fabbro. Allo stesso tempo, i dati archeologici confermano che nel IX secolo i nostri antenati slavi possedevano questa abilità.

Ci fu un tumulto nella scienza. Spesso si è scoperto che la spada, che gli esperti classificavano come scandinava, era stata realizzata in Rus'. Per distinguere una buona spada damascata, gli acquirenti hanno prima controllato l'arma in questo modo: un piccolo clic sulla lama produce un suono chiaro e lungo, e più è alto e più puro il suono, maggiore è la qualità dell'acciaio damasco. Quindi è stata testata l'elasticità dell'acciaio damascato: se si sarebbe verificata una curvatura se la lama fosse stata applicata alla testa e piegata fino alle orecchie. Se, dopo aver superato le prime due prove, la lama affrontasse facilmente un chiodo spesso, tagliandolo senza smussarsi, e tagliasse facilmente il tessuto sottile che veniva gettato sulla lama, si potrebbe considerare che l'arma ha superato la prova. Le migliori spade erano spesso decorate con gioielli. Oggi sono l'obiettivo di numerosi collezionisti e valgono letteralmente oro.

Con lo sviluppo della civiltà, le spade, come altre armi, subiscono cambiamenti significativi. All'inizio diventano più corti e leggeri. Ora puoi trovarli spesso lunghi 80 cm e pesanti fino a 1 kg. Le spade dei secoli XII-XIII, come prima, erano più utilizzate per tagliare, ma ora acquisirono anche la capacità di pugnalare.

Spada a due mani nella Rus'

Allo stesso tempo apparve un altro tipo di spada: a due mani. Il suo peso raggiunge circa 2 kg e la sua lunghezza raggiunge 1,2 m. La tecnica di combattimento con la spada è significativamente modificata. Era indossato in un fodero di legno ricoperto di pelle. Il fodero aveva due lati: la punta e l'imboccatura. Il fodero era spesso decorato riccamente quanto la spada. Ci sono stati casi in cui il prezzo di un'arma era molto più alto del valore del resto della proprietà del proprietario.

Molto spesso, il guerriero di un principe poteva permettersi il lusso di avere una spada, a volte un ricco miliziano. La spada fu usata nella fanteria e nella cavalleria fino al XVI secolo. Tuttavia, nella cavalleria è stata praticamente sostituita dalla sciabola, che è più comoda a cavallo. Nonostante ciò, la spada è, a differenza della sciabola, un'arma veramente russa.

Spada romanica

Questa famiglia comprende spade dal Medioevo fino al 1300 e oltre. Erano caratterizzati da una lama appuntita e da un manico più lungo. La forma del manico e della lama può essere molto diversa. Queste spade apparvero con l'emergere della classe cavalleresca. Un manico di legno è posto sul gambo e può essere avvolto con cordoncino o filo di cuoio. Quest'ultimo è preferibile, poiché i guanti di metallo strappano la treccia di cuoio.

Claymore (claymore, claymore, claymore, dal gallico claidheamh-mòr - “ grande spada") - una spada a due mani che ha ricevuto esteso tra gli Highlander scozzesi dalla fine del XIV secolo. Essendo l'arma principale dei fanti, la claymore veniva utilizzata attivamente nelle scaramucce tra tribù o nelle battaglie di confine con gli inglesi. Claymore è il più piccolo tra tutti i suoi fratelli. Ciò, però, non significa che l'arma sia piccola: la lunghezza media della lama è di 105-110 cm, e insieme all'impugnatura la spada raggiunge i 150 cm. caratteristica distintiva c'era una curva caratteristica nei bracci della croce - verso il basso, verso la punta della lama. Questo design ha permesso di catturare efficacemente e letteralmente estrarre qualsiasi arma lunga dalle mani del nemico. Inoltre, la decorazione delle corna dell'arco - traforate a forma di quadrifoglio stilizzato - divenne un segno distintivo dal quale tutti riconoscevano facilmente l'arma. In termini di dimensioni ed efficacia, la claymore era forse la migliore L'opzione migliore tra tutte le spade a due mani. Non era specializzato e quindi veniva utilizzato in modo abbastanza efficace in qualsiasi situazione di combattimento.

Zweihander

La Zweihander (tedesco: Zweihänder o Bidenhänder/Bihänder, "spada a due mani") è un'arma di un'unità speciale di lanzichenecchi che ricevono una paga doppia (doppelsoldner). Se la claymore è la spada più modesta, allora lo zweihander era davvero di dimensioni impressionanti e in rari casi raggiungeva i due metri di lunghezza, compresa l'elsa. Inoltre, si distingueva per la sua doppia guardia, dove speciale “ zanne di cinghiale“La parte non affilata della lama (ricasso) era separata dalla parte affilata.

Una spada del genere era un'arma di uso molto ristretto. La tecnica di combattimento era piuttosto pericolosa: il proprietario dello zweihander agiva in prima fila, spingendo via con una leva (o addirittura tagliando completamente) le aste delle picche e delle lance nemiche. Possedere questo mostro richiedeva non solo notevole forza e coraggio, ma anche una significativa abilità con la spada, quindi i mercenari non ricevevano una doppia paga per occhi stupendi. La tecnica di combattimento con le spade a due mani ha poca somiglianza con la scherma convenzionale con la lama: una spada del genere è molto più facile da confrontare con una canna. Naturalmente, lo zweihander non aveva un fodero: veniva indossato sulla spalla come un remo o una lancia.

Flamberge

Flamberge ("spada fiammeggiante") è una naturale evoluzione della normale spada dritta. La curvatura della lama ha permesso di aumentare la letalità dell'arma, ma nel caso delle spade di grandi dimensioni la lama era troppo massiccia, fragile e non riusciva comunque a penetrare l'armatura di alta qualità. Inoltre, la scuola di scherma dell'Europa occidentale suggerisce di utilizzare la spada principalmente come arma perforante, e quindi le lame curve non erano adatte a questo. Dai secoli XIV-XVI. /bm9icg===>ekam, i progressi nella metallurgia hanno portato al fatto che la spada da taglio è diventata praticamente inutile sul campo di battaglia: semplicemente non poteva penetrare l'armatura di acciaio temprato con uno o due colpi, che ha svolto un ruolo fondamentale nelle battaglie di massa . Gli armaioli iniziarono a cercare attivamente una via d'uscita da questa situazione, fino a quando finalmente arrivarono al concetto di lama ondulata, che presenta una serie di successive curve antifase. Tali spade erano difficili da produrre e costose, ma l'efficacia della spada era innegabile. A causa della significativa riduzione dell'area della superficie dannosa, al contatto con il bersaglio, l'effetto distruttivo è stato aumentato molte volte. Inoltre, la lama ha agito come una sega, tagliando la superficie interessata. Le ferite inflitte dalla fiaccola non si rimarginarono per molto tempo. Alcuni comandanti condannarono a morte gli spadaccini catturati esclusivamente per il trasporto di tali armi. Chiesa cattolica

Ha anche maledetto tali spade e le ha bollate come armi disumane.

Slasher

Espadon (francese espadon dallo spagnolo espada - spada) è un tipo classico di spada a due mani con una sezione trasversale tetraedrica della lama. La sua lunghezza raggiungeva 1,8 metri e la guardia era costituita da due massicci archi. Il centro di gravità dell'arma spesso si spostava verso la punta, ciò aumentava la capacità di penetrazione della spada. In battaglia, tali armi venivano usate da guerrieri unici che di solito non avevano altra specializzazione. Il loro compito era, agitando enormi lame, distruggere la formazione di battaglia del nemico, rovesciare le prime file del nemico e aprire la strada al resto dell'esercito. A volte queste spade venivano usate nelle battaglie con la cavalleria: a causa delle dimensioni e del peso della lama, l'arma consentiva di tagliare in modo molto efficace le gambe dei cavalli e di tagliare l'armatura della fanteria pesante. Molto spesso, il peso delle armi militari variava da 3 a 5 kg e gli esemplari più pesanti venivano premiati o cerimoniali. A volte venivano utilizzate repliche ponderate di lame da combattimento per scopi di addestramento.

Estoc (francese estoc) è un'arma perforante a due mani progettata per perforare l'armatura cavalleresca. Una lama tetraedrica lunga (fino a 1,3 metri) di solito aveva una nervatura di irrigidimento. Se le spade precedenti venivano usate come mezzo di contromisure contro la cavalleria, allora l'estok, al contrario, era l'arma del cavaliere. I cavalieri la indossavano sul lato destro della sella in modo che in caso di smarrimento della picca avessero un ulteriore mezzo di autodifesa. Nel combattimento a cavallo, la spada veniva tenuta con una mano e il colpo veniva sferrato a causa della velocità e della massa del cavallo. In una scaramuccia a piedi, il guerriero lo prese con due mani, compensando la mancanza di massa propria forza. Alcuni esemplari del XVI secolo hanno una guardia complessa, come una spada, ma molto spesso non ce n'era bisogno.

Nella mail che arriva alla posta elettronica della redazione compare spesso la stessa domanda.

La gente vuole sapere quanto pesa la spada del principe Alexander Nevsky. Ahimè, qui non tutto è affatto semplice.

Sono tre le spade conosciute attribuite ai principi russi. Questa è la spada carolingia del principe Svyatoslav Igorevich, la spada gotica del principe Dovmont di Pskov e la spada a una mano e mezza di un altro principe di Pskov - Vsevolod. Tocchiamo brevemente ciascuno di essi.

Spada del principe Svyatoslav Igorevich

In una parola, c'è una sostituzione. Apparentemente, la vera spada del principe Vsevolod è diventata inutilizzabile nel tempo o è andata perduta. Fu allora che venne sostituita con la spada migliore, quella più degna della memoria del Granduca.

Spada del principe Dovmont di Pskov

Anche con la spada del principe Dovmont non tutto è semplice. Cominciamo dal fatto che lo stesso principe Dovmont è molto persona interessante. Fu espulso dagli Stati baltici, dove regnò e trovò una nuova patria a Pskov. Gli Pskoviti sotto il suo comando sconfissero l'Ordine Teutonico nella battaglia del castello cavalleresco di Rakvere - questa battaglia è anche chiamata Battaglia di Rakovor.

Il leggendario ricercatore e collezionista di spade Ewart Oakeshott sottolinea che alla fine del secolo venivano usate spade di tipo gotico, ma divennero ampiamente diffuse nel XIV secolo.

E qui la situazione è “50/50”. In linea di principio, Dovmont avrebbe potuto impugnare una spada del genere, ma deve essere stata una delle primissime spade di questo tipo. E se ciò risultasse vero, allora avremmo un altro motivo di orgoglio nazionale.

Spada del principe Boris, fratello di Gleb

Anche in letteratura russa antica viene menzionata la spada del principe Boris: questo si riferisce ai santi martiri principi Boris e Gleb, molto venerati nelle antiche squadre russe.

Si ritiene inoltre che la spada del principe Boris fosse appesa nella stanza del principe Andrei Bogolyubsky. Dopo che i cospiratori uccisero il principe, uno degli assassini prese per sé questa spada. Successivamente, l'arma non è mai stata menzionata da nessun'altra parte.

Ma che dire della spada del principe Alessandro?

È sconosciuto alla scienza. Tuttavia, non devi arrenderti. Decideremo tutto adesso.

Naturalmente, Alexander Nevsky aveva una spada, e molto probabilmente nemmeno una. Forse questa è anche una di quelle spade che giacciono nei nostri musei, nei magazzini o nelle teche. Un'altra cosa è che non lo conosciamo di vista.

Ma possiamo usare il metodo deduttivo del vecchio Holmes. Quindi, per prima cosa ricordiamo quando visse Alexander Nevsky.

Date della sua vita: 13 maggio 1221 - 14 novembre 1263. In altre parole, la metà del XIII secolo.
Questa è la volta della spada di tipo romanico.

In alto c'è una spada di tipo transitorio, dal carolingio al romanico. Di seguito è riportata una spada di tipo romanico. Ha una guardia lunga e sottile che protegge la mano del guerriero e una guardia notevolmente più corta della lama stessa.

Di conseguenza, anche la spada del principe Alexander Nevsky, come arma tipica del suo tempo, avrebbe dovuto pesare circa un chilogrammo e un quarto.