Dove vivono i Cazari? Che tipo di persone sono i Khazar? Cazari antichi e moderni

I Cazari (ebraico כוזרים‎ (kuzarim), arabo خزر‎ (Khazar), greco Χαζαροι (Khazar), antico russo Kozare, latino Gazari, Cosri) sono un popolo nomade di lingua turca. Divenne noto nella Ciscaucasia orientale (pianura del Daghestan) subito dopo l'invasione degli Unni. Si è formato come risultato dell'interazione di tre componenti etniche: la popolazione locale di lingua iraniana, nonché le tribù aliene ugriche e turche. La lingua cazara è estinta. I Khazar erano chiamati Neri e, meno comunemente, Mar d'Azov(a quel tempo le posizioni dei Cazari in Crimea erano molto forti). Il Mar Caspio è anche chiamato Khazar nelle lingue mediorientali - vedi Mare Khazar. Sulla terraferma, il nome "Khazar" fu mantenuto dalla Crimea per molto tempo (nelle fonti bizantine e italiane fino al XVI secolo). Secondo alcuni ricercatori (B.N. Zakhoder), il gruppo etnico Khazar aveva una base dualistica, unendo due tribù principali: Khazar bianchi e neri (Kalis-Khazars e Kara-Khazars). Inoltre, i Cazari bianchi erano alti, con gli occhi chiari e i capelli biondi, mentre i Cazari neri erano bassi e con i capelli scuri. I sostenitori di un punto di vista diverso (M.I. Artamonov, A.P. Novoseltsev) considerano questa divisione non etnica, ma sociale e indicano un'organizzazione più complessa. In stretta connessione con l'unione tribale Khazar c'erano i Barsil, i Savir, i Balanjar, ecc. Successivamente furono parzialmente assimilati. I più vicini ai Cazari erano i Barsil, insieme ai quali sono spesso menzionati periodo iniziale storia, e il paese di Bersilia appare nelle fonti come il punto di partenza da cui ha inizio l'espansione cazara in Europa. I Cazari sono discendenti della tribù degli Unni Akatsir, conosciuta in Europa dal V secolo (A.V. Gadlo, O. Pritsak). I Cazari sono di origine uigura, del popolo Kho-sa dell'Asia centrale menzionato nelle fonti cinesi. (D. Dunlop) (vedi articolo principale Teoria uigura sull'origine dei Cazari). I Cazari sono discendenti degli Eftaliti che emigrarono nel Caucaso dal Khorasan (Iran orientale) (D. Ludwig). I Cazari discendono da un'unione tribale formata dagli Ogur, dai Savir e, nella fase finale, dai Turchi Altai. (P. Golden, M. I. Artamonov, A. P. Novoseltsev). Fino al VII secolo, i Cazari occuparono una posizione subordinata nei successivi imperi nomadi. Negli anni '60 finirono come parte del Kaganato turco, dopo il crollo di quest'ultimo a metà del VII secolo crearono il proprio stato: il Khazar Kaganate (650-969), che divenne una delle associazioni nomadi più durevoli in questa regione. Inizialmente residenti nell'area a nord di Derbent, nella moderna pianura del Daghestan, i Cazari iniziarono a stabilirsi in regioni controllate: in Crimea, sul Don e soprattutto nella regione del Basso Volga, dove la capitale dello stato fu trasferita nell'VIII secolo. Diversi gruppi di Khazar, a seguito di lunghe guerre contro l'Iran e il Califfato arabo, furono reinsediati con la forza in Transcaucasia. Successivamente, molti ghulam di alto rango del califfato abbaside erano di origine Khazar. È anche nota l'esistenza di una guarnigione cazara a Costantinopoli e di una comunità ebraica cazara a Kiev (a Kiev esiste ancora oggi il tratto Kozary). Nella prima metà del IX secolo, tre famiglie cazare, chiamate Kavar, lasciarono il paese a causa di conflitti politici e si unirono agli ungheresi, con i quali giunsero in Pannonia e furono successivamente assimilati. Dopo la caduta del Khazar Khaganate nella seconda metà del X secolo, i Khazar scomparvero nell'ambiente polovtsiano. Alcuni dell'etnia Khazar che professavano l'ebraismo, con ogni probabilità, si unirono alle comunità ebraiche dell'Europa centrale. Alcuni rappresentanti delle comunità di lingua turca - Caraiti e Krymchak, così come gli ebrei di montagna di lingua iraniana, si considerano discendenti dei Khazari. Le radici Khazar potrebbero provenire dai Kumyk. Un nuovo nemico apparve tra i Cazari con la formazione della Rus' di Kiev. La questione del cosiddetto Kaganato russo, menzionata per la prima volta nelle fonti nell'anno 839, non è abbastanza chiara. Il titolo di Kagan fu successivamente portato dai principi di Kiev e il suo uso nel IX secolo è solitamente considerato una rivendicazione di uguaglianza con i Cazari. Comunque sia, le squadre varangiane che penetrarono nell'Europa orientale iniziarono a sfidare con successo l'egemonia dei Khazari sulle tribù slave. I Polani (864), i Settentrionali (884) e Radimichi (885) furono liberati dai Cazari. Rispondendo alle sfide che si presentarono, i Cazari, con l'aiuto di Bisanzio, costruirono una serie di fortezze ai confini nordorientali. OK. Nell'834, i Kagan e i Bek si rivolsero all'imperatore Teofilo con una richiesta di aiuto nella costruzione della fortezza di Sarkel. La fortezza si trovava sulla riva sinistra del Don e divenne la principale roccaforte dei Cazari nella regione. Oltre a Sarkel, come indicano i dati archeologici, lungo gli affluenti del Don fu creata una rete di fortificazioni simili. Alla fine IX - 1° tempo. X secoli Il Khazar Khaganate si indebolì, ma continuò comunque a rimanere uno stato influente grazie ad un esercito addestrato e ad un'abile diplomazia. I governanti perseguirono una politica di manovra tra tre forze principali: Bisanzio (che aveva perso interesse per le relazioni alleate), i nomadi e la Russia. Alla fine IX secolo Durante il regno di re Beniamino, una coalizione organizzata da Bisanzio, composta dai Pecheneg, dai Bulgari neri e da molte altre tribù nomadi, si scagliò contro Khazaria. I Cazari lo sconfissero con l'appoggio degli Alani. Sotto il re successivo, Aaronne, Bisanzio riuscì a distruggere l'alleanza Khazar-Alan, e ora i Khazar sconfissero gli Alani con l'aiuto di uno dei leader nomadi. Il re alaniano fu catturato, ma ricevuto con onore. Diede sua figlia a Giuseppe, figlio di Aronne.

Oggi ho avuto un film in più. Vedo un giornale con fotografie a colori, un giornale moderno, ordinario, beh, " Giornale russo", Per esempio. Comincio a leggere e non riesco assolutamente a capire in che lingua sia scritto. In prima pagina c'è una foto di Erdogan, e la didascalia e il testo dell'articolo sono scritti in una lettera a me sconosciuta. Questo non è né georgiano né armeno. Non ebraico o geroglifici. Sembra più una scrittura runica, ma non ne ho mai vista una simile prima. Chiedo: "In che lingua è il giornale?" La risposta suona nella mia testa: - "Khazar".

Che sciocchezza. Ho "girato" così tanto materiale alla ricerca di prove materiali dell'esistenza di Khazaria e mi sono convinto che semplicemente non esistono informazioni affidabili sulla scrittura Khazar.

Al mattino, davanti a una tazza di caffè, mi imbatto in un cruciverba irrisolto che mia moglie ha "tormentato" ieri sera, e nel posto più prominente mi imbatto nella domanda "Vendicatore profetico dei Cazari", con quattro lettere. "Oleg" - scritto nelle scatole dalla mano di sua moglie. Curriculum scolastico Non l'ho ancora dimenticato. E poi ricordo la mia visione e come sono stato scottato con acqua bollente. Un segno, però. Devi pensare. E questo è ciò a cui hanno portato i miei pensieri.

Cosa sappiamo di Khazaria? Anche se lo percorri brevemente fatti noti, e anche allora sorgono dubbi molto seri sull'esistenza del Khazar Kaganate nella forma discussa nei libri di testo. Tutto, assolutamente tutto ciò che è noto al cittadino medio su questo tema si basa su un paragrafo di un libro di testo e sulla mappa dell '"antica Khazaria" impressa nella memoria, su cui qualcuno ha dipinto in modo completamente arbitrario mappa moderna un colore.

Oggi, questa versione della presenza del Kaganate sul territorio della Russia moderna è attivamente esagerata da coloro che sono sicuri che gli ebrei vogliano "tagliare" le loro terre ancestrali dalla Russia con il pretesto della restituzione. In generale, le preoccupazioni sono giuste. Hanno “tagliato via” la Palestina solo sulla base del fatto che una specie di Geova aveva promesso loro questa terra come loro proprietà, e nessuno tranne gli stessi ebrei ha mai saputo di questa promessa.

Inoltre, ciò che sta realmente accadendo ora è del tutto coerente con questi piani. Anche se non ci sono piani, l’espansione ebraica è fuori dubbio per una persona sana di mente. È vietato parlarne nei media russi “indipendenti”, ma non si può sfuggire ai fatti. I piani per la costruzione della “Nuova Khazaria” vengono attuati davanti ai nostri occhi.

Ma oggi abbiamo un compito diverso. È necessario capire come sono apparse le informazioni sul Khazar Kaganate nella storia del mondo. Non toccheremo Pushkin, è morto di recente ed è improbabile che sapesse la verità su come tutto è realmente accaduto. Quali altre fonti abbiamo? Ancora una volta, tutto si riduce al "Racconto degli anni passati", o meglio alla sua lista di Radzivilov, alla quale oggi probabilmente crede solo il presidente dell'Accademia delle scienze della Federazione Russa, e anche allora ne dubito.

Il Documento di Cambridge, o altrimenti la lettera di Schechter (dal nome dello scopritore. Chi ne dubiterebbe! Un kirghiso non avrebbe potuto trovare un documento di tale importanza.) è un manoscritto in ebraico. Contiene un frammento di una lettera di un ebreo senza nome, suddito del re cazaro Giuseppe, a un gentiluomo senza nome di un paese mediterraneo. Uno dei due monumenti scritti (insieme alla lettera del re Giuseppe) di origine cazara.

L'autore al momento della stesura di questo articolo si trovava a Costantinopoli (Ricordatelo punto importante!). Il destinatario della lettera con un alto grado di probabilità è il dignitario di Cordoba Hasdai ibn Shaprut, che ha raccolto informazioni su Khazaria. L'epoca della stesura può essere datata intorno al 949.

La lettera contiene informazioni uniche sulla storia e la religione dei Cazari, sul reinsediamento degli ebrei in Cazaria e sulle attività degli ultimi tre re Cazari: Beniamino, Aronne e Giuseppe. Di particolare interesse è la storia della guerra russo-cazara-bizantina contemporanea dell'autore nella regione del Mar Nero, dove il leader russo si chiama H-l-g-w, che trasmette l'esatta forma scandinava del nome Oleg.

La menzione è casuale? Il profetico Oleg nella lettera di Schechter? Ovviamente no. Colui che ha falsificato questo "documento" aveva sicuramente familiarità con il lavoro di A.S. Pushkin, e affinché nessuno dubitasse dell'autenticità della lettera, non ho potuto resistere alla tentazione di menzionarvi Oleg. Probabilmente alla vigilia della prima guerra mondiale sembrava abbastanza convincente, ma non oggi.

Esiste un altro documento "convincente"... Composto da altrettanto... Da una frase nell'"antico Khazar":

Presumibilmente è stato un funzionario cazaro, il censore, a firmare la Carta di Kiev. L'iscrizione è stata tradotta come "HO LETTO QUESTO". E questo può essere preso sul serio?

Quindi... Cos'altro abbiamo oltre alle opere degli storici del XIX e XX secolo? Sì! Probabilmente, come nei casi dell'antica civiltà sumera o egiziana, monete, spille, brocche e anelli con iscrizioni in lingua Khazar rimasero sul territorio dell'antica Khazaria? Tubi! Tutti i reperti archeologici in questa regione presentano chiari segni di appartenenza alla cultura scitica e sarmata. Ciò suggerisce che non solo non ci sono mai stati ebrei qui, ma che i Polovtsiani e i Pecheneg non erano turchi, ma gli stessi slavi degli abitanti sedentari che li circondavano.

Guarda la truffa che ho scoperto su Wikipedia. Nell'articolo su Khazaria c'è un riferimento a un certo tesoro con i tesori Khazar:

Lo scopritore di questo capolavoro, come ci si potrebbe aspettare, ancora una volta non è Ivanov. Cliccate sul link per scoprire cosa ha trovato lì il compagno Finkelstein. E per qualche motivo finiamo su un articolo in lingua inglese su Wikipedia. Ok, non siamo pigri, fai clic sulla pagina in avanti e otteniamo...

Questo è ciò che gli stessi ebrei chiamano faccia tosta. Dimostrando l'esistenza della cultura materiale Khazar nel Kuban, si riferiscono allo zar bulgaro! Un'impudenza senza precedenti!

Ok... Cos'altro abbiamo Khazar? Senza dubbio, sulla scia degli eventi ucraini, una piccola chicca, che prima era nota solo agli specialisti, soprattutto nel campo del diritto doganale, è diventata ampiamente nota a tutti. Questo è Tamga.

Le persone non capiscono cosa sia il tamga e pensano che sia ebraico, denaro Khazar. In un certo senso hanno ragione, poiché la parola stessa “denaro” deriva da “tamga”. Cos'è il Tamga?

Tamga è il sigillo che il pubblicano mette sui sacchi delle merci su cui è stata pagata la tassa di trasporto, in modo che al successivo avamposto al commerciante non venga addebitato un secondo dazio doganale: tamga. Quindi, il tamga non sono monete, e non questi pendenti con tridenti, ma in realtà pagano dazi doganali, non importa in quale valuta, spesso venivano pagati in natura come percentuale delle merci trasportate. Porti dieci brocche d'olio, una l'hai consegnata alla dogana e le altre nove hanno ricevuto il timbro “tamga”.

Dalla parola "tamga" deriva la parola "dogana" (il luogo dove tamzhat - raccolgono tamga). E in ucraino, bielorusso, polacco e in alcune altre lingue, è stato fissato un altro nome: "mytnya" (mitnya, mitnitsa), dopo il nome degli esattori delle tasse - esattori delle tasse.

Ma è logico che il sigillo del pubblicano venisse periodicamente cambiato per evitare falsificazioni. I commercianti sono sempre stati astuti e attaccano i sigilli a sinistra merci doganali, potevano fare quanto volevano. E se è così, allora i tipi di tamga - il sigillo erano visibili - invisibili. Ma i professori moderni spiegano questo problema a modo loro, in modo da estendere i fatti in modo che tutti credano nell'esistenza dei Khazaria, e spiegano tale diversità con il fatto che ogni "Khazar" aveva il suo tamga ancestrale... Oh , non è nemmeno divertente.

Non so chi abbia lanciato per primo il “canard” che la foto sopra mostra i soldi del tamga di Khazar. So solo che tali segni con un tridente erano precedentemente chiamati "dshchitsy" e servivano come mandato, visto e salvacondotto. Marco Polo ne parla nel suo libro “Sulla diversità del mondo”.

Anche qui è necessario fare chiarezza. Fratelli, questo è il padre e lo zio di Marco Polo; Marco stesso era ancora un ragazzo mentre viaggiava attraverso la Grande Tartaria.

Quindi eccolo qui. Il tavolo non è affatto un tavolo, ma un tavolo. I viaggiatori vennero dal Gran Khan della Tartaria (oggi sarebbe chiamato il presidente della Russia) e lui diede loro una medaglia personale, una tavoletta con il suo sigillo personale: un falco tuffatore. Questo NON è Tamga. Questo è un talismano che conferma che gli stranieri viaggiano con il suo permesso personale, e i portatori di questo godono dell'immunità. Presentato il documento ai khan e ai principi (a nostro avviso governatori e capi di regione) delle province attraverso le quali passava il percorso dei Veneti (slavi dell'Appennino), detti anche Veneziani, i viaggiatori potevano contare su tutta l'assistenza possibile. Sicurezza, assistenza e anche fornitura di provviste e cavalli da fossa.

Le guardie differivano anche per il metallo con cui erano coniate. Quelli d'oro davano i massimi poteri, quelli d'argento davano al proprietario meno diritti e quelli di ferro venivano dati a molte persone di servizio. Più recentemente, gli archeologi di Yaroslavl hanno scoperto un capo di abbigliamento che presumibilmente apparteneva allo stesso Alexander Nevsky. Questo per quanto riguarda il dibattito sul “giogo mongolo-tartaro”. Il fatto che il Presidente conferisca al governatore i poteri locali con un certificato non è ormai considerato un giogo. E gli storici definiscono il fatto che Nevsky sia andato dal Gran Khan per ottenere un titolo (etichetta) quasi un tradimento del principe!

Ma il fatto è quello Principe di Kiev Vladimir coniava monete con il sigillo del Gran Khan, il che molto probabilmente indica che aveva ricevuto il permesso di coniare le proprie monete di Kiev dallo stesso Gran Khan di Tartaria. Chi c'era prima di Chingiz? E lo stesso Javan! Figlio di Japeth, nipote di Noè.

Anche se di sangue molto probabilmente era ebreo. Il figlio della governante ebrea Malushka (Malka, Malanya) non poteva essere russo tra gli ebrei, la parentela viene trasmessa attraverso la madre; Il suo ritratto è più che eloquente.

I cognomi Malakhov, Malkov, Malkin e i loro derivati ​​erano portati solo dagli ebrei in Russia.

E riprese la fede “cristiana” da... Costantinopoli. Ricordate che all'inizio della nota ho attirato l'attenzione sul fatto che il documento "Cambridge" è stato scritto a Costantinopoli? Ora attiro nuovamente l'attenzione sul fatto che il principe Oleg, che passò alla storia come il primo combattente contro i ghoul Khazar, e subì persino la morte a causa loro, inchiodò il suo scudo alle porte di Costantinopoli. Ora la domanda è: perché ha ucciso i Cazari e ha appeso uno scudo per i Bizantini?

Bene, avanti. Non esiste la lingua Khazar, né oggetti domestici, né strumenti, né armi, né documenti, forse sulle mappe da qualche parte? E con quello grossi problemi. La cartografia durante il periodo a cui è attribuita l'esistenza di Khazaria (650-969) era agli inizi. Ho una mappa, presumibilmente dell'VIII secolo, e contiene molti dettagli interessanti, ma non c'è traccia di Khazaria.

Questo è un frammento della mappa di Claudio; per visualizzarla nella sua interezza cliccare sull'immagine.

L'isola di Azov è scomparsa da tempo. Le montagne Riphean si sono trasformate in creste settentrionali e non si osservano affatto sul territorio dell'Ucraina. Il Volga è abbastanza riconoscibile. Entrambi i fiumi Kuban e Don sono indicati in modo abbastanza accurato. Anche altri due fiumi nelle vicinanze sono abbastanza identificabili, solo che ora sono diventati molto bassi e si chiamano Mius e Kagalnik. Ta-Dam!! KAGALNIK. Quindi c'era un Kaganate!

E chi dice che non lo fosse? Il principe Vladimir, tra gli altri titoli, era anche Kagan! Ma questo non significa affatto che alla fine del X secolo i Khagan fossero re ebrei. Nella Bibbia gli ebrei hanno semplicemente dei re, o mi sbaglio?

Sì! Dici cosa fare con i cognomi ebrei Kogan, Koganovich, Cohen e Hogan? E la risposta è proprio davanti ai tuoi occhi. Kogan si scrive con la "O" e Kagan con la "A". e non è il risultato di una trasformazione linguistica. Perché dal persiano, "Khazar" (هَزَارْ‎, hâzâr) significa "mille", e "Kagan" molto probabilmente ha anche un'etimologia persiana (farsi).Le parole "Cesare" e "re", secondo A. Rona-Tash, apparivano proprio dalla parola hâzâr. Perché no? E Kogan è il cognome degli ashkenaziti - ebrei tedeschi e polacchi, e significa... Lyubimov. In ucraino, ancora oggi, “amore” è “kohannya”.

Anche il regista teatrale Yuri Lyubimov è un ashkenazita, e i suoi genitori probabilmente sono diventati i suoi preferiti quando hanno ricevuto il passaporto sovietico. A quel tempo, tutti i kohan (kohan) divennero i preferiti e gli tsukerman divennero quelli dello zucchero.

Chiedi perché stavo cercando l'etimologia di "Khazar" in Farsi? È così semplice. Le tribù Khazar vivono ancora nel nord dell'Iran, cioè in Persia, ed ecco come appaiono:

E vuoi dire che questi sono ebrei? No, i ragazzi sono democratici... Certo, i Cazari esistevano e non sono scomparsi da nessuna parte. Poiché erano una piccola nazione, rimasero tali. E non esiste alcun impero ebraico chiamato “Khazar Kaganate” nel territorio che occupa Russia moderna, non è mai esistito. Ciò è confermato con sicurezza dagli studi sulla genealogia del DNA. Se gli ebrei avevano governato la Sarmatia per più di trecento anni, come è potuto accadere che non fossero rimaste tracce di cromosomi ebraici nel sangue dei moderni abitanti originari del Kuban e del Caucaso settentrionale? Non è possibile che ciò accada. Non abbiamo né tracce mongole né ebraiche. Di conseguenza, il “Kaganate ebraico” è la stessa finzione del “giogo mongolo”.

I Khazar potevano vivere nel Kuban, e i loro principi potevano essere chiamati Khagan, ma non erano ebrei, ma gli stessi slavi, solo la loro lingua era persiana o araba, come i Pecheneg e i Polovtsiani. E potevano periodicamente saccheggiare gli insediamenti degli slavi settentrionali, ma di sicuro nessuno rendeva loro omaggio. E Vladimir aggiunse la carica di Kagan ai suoi titoli, molto probabilmente perché divenne il sovrano dei Khazari. Questa è una pratica comune dei monarchi; ad ogni nuovo soggetto della federazione veniva aggiunto un nuovo titolo.

Qui Ivan il Terribile andò in viaggio d'affari a Pleskavia e Novgorod, e divenne immediatamente, oltre alle sue precedenti specialità, il Principe di Pskov e il Principe di Novgorod. Lo stesso vale per Vladimir. Non è normale?

In generale, abbiamo una ritirata su tutti i fronti. Niente lingua. Non c'è scritta, nessun artefatto, nessuna mappa, niente. Non c'è un solo indizio che dia una ragione ragionevole per presumere l'esistenza di un impero ebraico nel Kuban e nel Caucaso settentrionale. Forse ci sono leggende sui famosi Khazar Khagan o leader militari? Mangiare. Kagan Bulan, presumibilmente il fondatore dell'impero Khazar, ma lo conosciamo anche dalla falsa lista di Radzivilov.

Di quali altri presidenti di Khazaria abbiamo sentito parlare? Anche Chanukkah e Pasqua ebraica erano presumibilmente leader Khazari. Beh, non so cosa dire. Purim non è sufficiente. E oltre a loro si ricordano di Giuseppe e Aronne. Ma dove governavano? A Costantinopoli. Quelli. a Costantinopoli. A Bisanzio. Ancora una volta, tutte le strade portano a Istanbul. Accidentalmente? No, non credo. Il vero stato ebraico era Bisanzio. E la vera cultura ebraica è il cristianesimo con tutti gli attributi ora attribuiti a Bisanzio. Ebbene, era necessario colmare con qualcosa i 1000 anni mancanti alla storia?

Da 150 anni gli ebrei cercano senza successo tracce della loro cultura in Palestina e nel Kuban, e non riescono a trovare nulla. Perché? Sì, perché loro stessi venivano trattati come dei cretini. Raccontavano storie sull '"antica Giudea" e li convincevano che la loro cultura era speciale, diversa da qualsiasi altra cosa, e in effetti Gerusalemme era Bisanzio. E Gesù è il profeta Isa, alias Yusha, che venne dall'est e iniziò a insegnare la saggezza agli ebrei che erano impantanati nella depravazione.

E fuggirono non dall'Egitto, ma dal Bosforo verso l'Europa. Sono fuggiti dagli Ottomani. Ecco perché i geni arabi ed ebrei erano così intrecciati in Asia Minore. È qui che tutto si riunisce.

E la versione di Fomenko secondo cui Gerusalemme è Costantinopoli e Gesù fu crocifisso sulla riva dello stretto del Bosforo è pienamente confermata.

E la tomba di Gesù esiste ancora nella periferia di Istanbul, sulla collina di Beykos, che nella Bibbia porta il nome di Golgota.

Dipinto del XVII secolo. "Il resto degli abitanti di Costantinopoli presso la tomba di San Gesù." Nella prospettiva ci sono le rovine della fortezza di Yoros. Questa è la vera Gerusalemme.

Ed è così che appaiono Beykos e Gerusalemme oggi. Vista dalla tomba di Isa Khazarin (Yushi Khazar).

La versione latina della Bibbia del XV secolo contiene riferimenti al fatto che Gesù fu giustiziato sul Bosforo nell'area in cui si trovava la Gerusalemme biblica:

“Abdia 1:20 et transmigratio exercitus huius filiorum Israhel omnia Chananeorum usque ad Saraptham et transmigratio Hierusalem quae in Bosforoest possidebit civitates austria..."

La Bibbia di Ostrog conserva una descrizione del tempo nell'area in cui si supponeva fosse situata Gerusalemme, e nulla a che fare con clima desertico non ha la Gerusalemme di oggi. Si parla di tempo freddo, piovoso e nevoso! Sotto l'imperatrice Caterina, questo fu rimosso e scrissero che faceva semplicemente molto freddo. E poi questo paragrafo è stato rimosso del tutto.

Ecco come appare oggi la tomba di Gesù:

Sul cartello all'ingresso c'è la scritta: Нz. YUSA (Khazreti - San Yusha), e accanto ad esso ci sono cartelli con citazioni del Corano. Per chi non lo sapesse, vale la pena spiegare che nell'Islam, Yusha - Isa (Gesù) è molto venerato come qualcuno che ha sopportato sofferenze per la sua fede. Il suo nome è menzionato nel Libro Sacro dei Musulmani più di 100 volte!

Il famoso testo antico russo "La camminata dell'abate Daniele" contiene una descrizione del Vangelo di Gerusalemme.

Nella moderna traduzione russa, un frammento di questo testo suona così:

“La Crocifissione del Signore si trova sul lato orientale SU UNA PIETRA ERA ALTA, PIÙ ALTA DI UNA COPIA, QUELLA PIETRA ERA ROTONDO, COME UN PICCOLO DAVANZALE.

E NEL MEZZO DI QUELLA PIETRA, IN ALTO, C'È UN FORO SCAVATO CIRCA UNA PROFONDITÀ DEL GOMITO E Largo MENO DI UNA SPAZIA NEL CERCHIO (nel perimetro). LA CROCE DEL SIGNORE È STATA POSTA QUI.

Nella terra, sotto quella pietra, giace la testa dell'Adamo primordiale... E quella pietra si spezzò sopra la testa di Adamo... E C'È QUESTO MESTIERE SULLA PIETRA ANCORA OGGI... IL CROCIFISSO DEL SIGNORE E QUELLA PIETRA SACRA SONO CIRCONDATI DA UN MURO... DI PORTE UGUALI (NEL MURO) DUE."

Questa descrizione di Daniele del luogo della crocifissione di Cristo corrisponde perfettamente a ciò che vediamo oggi sul monte Beykos, alla periferia di Istanbul. Vale a dire, una pietra rotonda come un piccolo scivolo con un foro in alto, al centro. C'è una crepa in questa pietra.

Ora attenzione! In turco, "Saint Yusha" suona come "Hazreti Yusa". HAZRETI è... UN NAZORITA? Lettera slava N e H latina sono scritte allo stesso modo, ma lette in modo diverso: una come N e l'altra come X. Quindi "N" e "X" potrebbero trasformarsi l'una nell'altra, e dalla parola NAZORITE potrebbe ottenere HAZORITE o HAZRETI.

Quelli. Yusha (Gesù) non era un “Nazareno”; non era di Nazareth, ma di Khazaria. Poi tutto si riunisce. Nella Bibbia è così divertente che sia scritto che i Magi videro una stella in EST, e la seguirono, trovarono un bambino, gli portarono dei doni, ecc. Ma la Bibbia dice anche che i Magi vennero dall'ORIENTE con dei doni. Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr Ferma Zorka! Videro una stella a EST e andarono verso EST, ma tornarono di nuovo da EST. Com'è?

Oh! Cristiani, chi può dire da dove venivano i Magi e dove andavano? Tutto va a posto se a Costantinopoli vedono una stella illuminarsi a est, e così è stato, si tratta di un'esplosione di supernova, la Nebulosa del Granchio, avvenuta nella prima metà del XII secolo. E poi, 33 anni dopo, Yusha venne dall'est. Che differiva dai bizantini in quanto tagliava la verità.

È andato a Chiese cristiane, e scacciò i preti che vendevano candele e Cahors. E dalle porte dei templi scacciò gli usurai seduti sulle banche (sedie pieghevoli), che davano denaro a interesse. I banchieri seduti sulle banche sono un'attività ebraica originale, non è vero?

"Nell'estate del 5500, il 25 dicembre nacque nella carne il re eterno, il Signore nostro Dio Gesù Cristo. Il cerchio del Sole era allora 13, la Luna era 10, l'indice del 15, il giorno della settimana alle ore 7 del giorno"(Palea, foglio 275, verso).

“Il terzo regno di Tiberio di Cesare. Nell'estate dell'agosto 5515, i Cesari presero il regno di Tivirio, figlio dei Cauliani, e regnarono a Roma per 23 anni. Con ciò il grande codardo fu veloce e rovinato, 13 gradi perfino la terra fu schiacciata. All'età di 15 anni, Cristo DA IVAN NEL GIORDANO RECE, 30 anni nel mese di Genvar il 6° giorno alla 7° ora giorni d'accusa 15 cerchio del Sole 3 anulari. E da quel momento scelsi per me un discepolo, 12 anni, e cominciai a fare miracoli, e dopo il battesimo rimase sulla terra 3 anni fino alla sua santa passione. Con questo Tivirius ci fu sia la PASSIONE SALVATA che la RESURREZIONE di nostro Signore Gesù Cristo. Anni del 18° anno del regno di Tiviri, nostro Signore Gesù Cristo ha sofferto per la salvezza dell'uomo nell'anno 5530 Marzo il 30° giorno, venerdì alla 6° ora del giorno, atto 3, circolo del Sole 7, Luna 14, e la Pasqua all'ebreo"(Palea, foglio 256, verso, foglio 257).

E poi, quando i musulmani seppero ciò che gli ebrei avevano fatto al loro amato profeta Isa, andarono in guerra contro Gerusalemme - Costantinopoli, e coccolarono tutti coloro che parteciparono seriamente, come sanno fare. Ma la maggior parte dei banchieri riuscì a raccogliere 40 tonnellate d'oro e fuggì in Spagna, nell'Iberia e nel Reno. I primi divennero sefarditi, i secondi ashkenaziti. Ora comprendiamo le radici dell'odio reciproco tra ebrei e arabi, che cova a livello genetico?

Questo probabilmente non è tutto ciò che volevo dire sui Cazari. Sì, sicuramente non tutto. Ma non è così trattato, non una tesi, solo pensieri. Per porre fine ad una questione che può solo essere fermata, ma non completata, esprimerò ancora un paio di riflessioni.

Mi sembra così cosacchi moderni anche questi sono Khazari. Non per niente le chiamavano “caserme”! E anche l'oca del nord, l'oca, prese il nome dai Khazar. E gli ussari sono anche cosacchi: Khazar. Guerrieri agili, acuti, tenaci e nati che furono i primi ad addomesticare i cavalli.

E niente usurai.

PS Incredibile ma vero. Avevo appena pubblicato una nota quando mi sono imbattuto “accidentalmente” in un'immagine con un carattere che ho riconosciuto immediatamente! Geroglifici runici da un giornale con una foto di Erdogan nel mio extrafilm!

Sapete cos'è questo "scarabocchio"?

Questa è la scrittura mongola! Ecco di cosa si tratta!

Le tribù slave, come abbiamo già detto, si stabilirono nella zona della foresta e della steppa forestale. E fin dall'antichità la steppa era dominata da pastori nomadi. Nel VI secolo gli Unni furono sostituiti dagli Avari, che sottomisero parte delle tribù slave sul Danubio. Nei secoli VII-VIII. il potere sulle steppe passò ai Cazari. Loro, come i relativi Unni e Avari, parlavano lingue turche e raggiunsero il dominio su molti popoli di lingua turca e iraniana della regione del Mar Nero e del Caucaso settentrionale. Tra i popoli turchi c'erano anche bulgari che non si sottomisero ai Cazari. Migrarono attraverso il Danubio e, insieme agli slavi che vivevano oltre il Danubio, crearono il proprio stato: la Bulgaria. Un'altra orda nomade di bulgari si ritirò Medio Volga, dove apparve lo stato del Volga Bulgaria.


Guerriero nomade della regione del Mar Nero.

I Cazari conquistarono anche le tribù slave che vivevano vicino alle steppe, nella regione del Medio Dnepr: i Polani, i Settentrionali, i Radimichi e i Vyatichi sull'Oka. I pastori nomadi non potevano fare a meno degli agricoltori: dopo tutto, loro e il loro bestiame, principalmente cavalli da guerra, avevano bisogno di pane. Pertanto, hanno chiesto un tributo agli agricoltori. I contadini slavi lo percepivano come un giogo, un giogo che veniva messo su di loro, come su animali arabili.

La cronaca racconta che le radure passarono sotto il dominio dei Cazari dopo la morte dei leggendari fondatori di Kiev. Il sovrano dei Khazar, il Khagan (Khan dei Khan), chiese un tributo e le radure gli mandarono delle spade come tributo. I saggi anziani Khazar predissero al sovrano: da questo tributo non verrà alcun bene, lo abbiamo ottenuto con le sciabole: armi affilate su un lato e le spade delle radure sono a doppio taglio. Con queste armi più formidabili, gli affluenti sconfiggeranno i Cazari e “prenderanno tributo da noi e da altri paesi”. E così si avverò, scrive Nestore: nel 965, il principe Svyatoslav sconfisse l'esercito dei Kagan.

Guerriero Khazar del IX secolo. Ha una spada dritta affilata su un lato, un'ascia da battaglia e un arco con una faretra piena di frecce. La briglia e la cintura del cavallo sono decorate con placche d'argento.

Dopo essersi stabiliti nel Caucaso settentrionale, i Cazari iniziarono a fare campagne in Transcaucasia e Crimea, i possedimenti di Bisanzio sul Mar Nero. Ma un'altra ondata di conquistatori si mosse verso di loro dall'Asia occidentale. Erano arabi che diffondevano una nuova religione, l'Islam, con la forza della spada. All'inizio dell'VIII secolo sconfissero i Cazari, ma non riuscirono a impossessarsi delle steppe della regione del Mar Nero.

Gestire popoli diversi dell'Europa Orientale e per negoziare con il Califfato arabo islamico e con la Bisanzio cristiana, i Cazari avevano bisogno di una propria religione, di una legge scritta riconosciuta da altri popoli. Il sovrano cazaro non poteva diventare musulmano o cristiano: sarebbe dipendente dal califfo o dall'imperatore bizantino. Ma nelle città che caddero sotto il dominio dei Cazari nella regione settentrionale del Mar Nero - Fanagoria, Tamatarca (Tmutarakan), Bosforo (Kerch) vivevano comunità ebraiche che professavano l'ebraismo - la religione Vecchio Testamento. Ed era venerato sia dai musulmani che dai cristiani. Pertanto, il Khazar Kagan ha scelto il giudaismo.

Alla foce del Volga - i Khazari la chiamavano Itil - fu costruita la capitale del Khazar Kaganate, anch'essa Itil (gli archeologi ancora non riescono a trovare questa città). Il Kagan, il suo governatore (bek) e altri Cazari convertiti al giudaismo vivevano nel palazzo di mattoni e nel quartiere che lo circondava. In un altro quartiere si stabilirono i musulmani, comprese le guardie di Kagan, immigrati dallo stato dell'Asia centrale di Khorezm. A Itil c'era anche una comunità di cristiani e vivevano anche pagani: slavi e russi. Nella parte inferiore del Don, con l'aiuto di architetti bizantini, i Kagan eressero la fortezza di pietra bianca Sarkel (torre bianca), che proteggeva il centro del suo dominio.

Bisanzio voleva subordinare il Khazar Khaganate alla sua influenza. Nell'861 vi fu inviata una missione guidata da un nativo della città greca di Salonicco in Macedonia, Cirillo, o Costantino, soprannominato il Filosofo per la sua erudizione (Cirillo era il nome monastico che Costantino assunse prima della sua morte). A Chersoneso, la principale città bizantina della Crimea, Costantino imparò l'ebraico e altre lingue. Alla corte dei Kagan condusse controversie teologiche con ebrei eruditi e ottenne persino che diverse famiglie cazare si convertissero al cristianesimo. Lo stesso Kagan rimase fedele alla religione ebraica.
Tuttavia, l'esperienza missionaria tornò presto utile a Costantino.

La storia antica e medievale dell'umanità nasconde molti misteri. Anche con livello moderno tecnologie, ci sono ancora punti ciechi nello studio della maggior parte dei problemi.

Chi erano i Cazari? Questo è uno di quei problemi senza una risposta esatta. Sappiamo poco di loro, ma anche se raccogliamo tutti i riferimenti esistenti a questo popolo, sorgono ancora più domande.

Conosciamo meglio queste persone interessanti.

Chi sono i Khazari

Questa tribù, i Cazari, viene menzionata per la prima volta nelle fonti cinesi come parte della popolazione grande impero Unni. I ricercatori presentano diverse ipotesi sull'origine dell'etnonimo e sulla patria ancestrale dei Khazari.

Affrontiamo innanzitutto il nome. La radice di "capre" in molte lingue Asia centrale significa un numero di parole associate al nomadismo. Questa versione sembra la più plausibile, perché le altre assomigliano a questa. In Farsi, "Khazar" significa "mille", i romani chiamavano l'imperatore Cesare, e con questa parola i turchi intendono l'oppressione.

Cercano di determinare la casa ancestrale dai primi documenti che menzionano i Cazari. Dove vivevano i loro antenati, chi erano i loro vicini più prossimi? Non ci sono ancora risposte chiare.

Ci sono tre teorie equivalenti. Il primo li considera gli antenati degli Uiguri, il secondo li considera la tribù unna degli Akatsir, e il terzo è propenso a credere che i Khazari siano i discendenti dell'unione tribale degli Ogur e dei Savir.

Se questo sia vero o no è difficile rispondere. Solo una cosa è chiara. L'origine dei Cazari e l'inizio della loro espansione verso ovest è collegata alla terra che chiamarono Barsilia.

Menzione nelle fonti scritte

Se analizziamo le informazioni dagli appunti dei contemporanei, otteniamo anche confusione.

Da un lato, le fonti esistenti dicono che si trattava di un potente impero. D'altra parte, le informazioni frammentarie contenute negli appunti dei viaggiatori non possono illustrare assolutamente nulla.

La fonte più completa che riflette la situazione nel paese è considerata la corrispondenza di Kagan con il dignitario spagnolo Hasdai ibn Shaprut. Hanno comunicato per iscritto sul tema del giudaismo. Lo spagnolo era un diplomatico interessato impero ebraico, che esisteva, secondo i mercanti, vicino al Mar Caspio.

Tre lettere contengono una leggenda sulla provenienza degli antichi Cazari: brevi informazioni sulle città, sulla situazione politica, sociale ed economica.
Altre fonti, come cronache russe, arabe, persiane e altri riferimenti, descrivono principalmente solo le cause, il corso e i risultati dei conflitti militari locali ai confini.

Geografia di Khazaria

Kagan Joseph nella sua lettera racconta da dove provenivano i Khazar, dove vivevano queste tribù e cosa facevano. Diamo uno sguardo più da vicino alla sua descrizione.

Quindi, l'impero si estese durante il suo periodo di massima prosperità dal Bug meridionale al lago d'Aral e dalle montagne del Caucaso al Volga nell'area intorno alla latitudine della città di Murom.

Numerose tribù vivevano in questo territorio. Nelle regioni forestali e steppiche era comune un metodo di coltivazione sedentario, nella steppa - nomade. Inoltre, c'erano molti vigneti vicino al Mar Caspio.

Maggior parte grandi città, che il Kagan menziona nella sua lettera, erano i seguenti. La capitale, Itil, era situata nel corso inferiore del Volga. Sarkel (i russi lo chiamavano Belaya Vezha) si trovava sul Don, e Semender e Belenger erano sulla costa del Mar Caspio.

L'ascesa del Khaganato inizia dopo il crollo dell'Impero turco, a metà del VII secolo d.C. A questo punto, gli antenati dei Khazari vivevano nell'area della moderna Derbent, nella pianura del Daghestan. Da qui l'espansione a nord, ovest e sud.

Dopo la cattura della Crimea, i Cazari si stabilirono in questo territorio. È stata identificata con questo etnonimo per molto tempo. Già nel XVI secolo i genovesi chiamavano la penisola “Gazaria”.

Pertanto, i Khazari sono un'associazione di tribù turche che sono state in grado di creare lo stato nomade più duraturo della storia.

Credenze nel Khaganato

A causa del fatto che l'impero si trovava al crocevia di rotte commerciali, culture e religioni, divenne simile alla Babilonia medievale.

Poiché la popolazione principale del Kaganate era composta da popoli turchi, la maggioranza adorava Tengri Khan. Questa credenza è ancora conservata in Asia centrale.

La nobiltà del Kaganate adottò il giudaismo, motivo per cui si crede ancora che i Khazar siano ebrei. Ciò però non è del tutto vero, perché solo una piccolissima fascia della popolazione professava questa religione.

Nello Stato erano rappresentati anche cristiani e musulmani. A causa delle campagne infruttuose contro i califfi arabi negli ultimi decenni di esistenza del Kaganate, l'Islam ottenne maggiore libertà nell'impero.

Ma perché credono ostinatamente che i Khazari siano ebrei? Maggior parte causa probabileè una leggenda descritta da Joseph in una lettera. Racconta ad Hasdai che quando si sceglieva una religione di stato venivano invitati un ortodosso e un rabbino. Quest'ultimo riuscì a sconfiggere tutti e a convincere il Kagan e il suo seguito che aveva ragione.

Guerre con i vicini

Le campagne contro i Cazari sono descritte in modo più completo nelle cronache russe e nei documenti militari arabi. Il Califfato combatté per l'influenza nel Caucaso e gli slavi, da un lato, si opposero ai commercianti di schiavi del sud che saccheggiarono i villaggi e, dall'altro, rafforzarono i loro confini orientali.

Il primo principe che combatté con il Khazar Khaganate fu che riuscì a riconquistare alcune terre e le costrinse a rendere omaggio a se stessi e non ai Khazar.

Informazioni più interessanti riguardano il figlio di Olga e Igor. Lui, essendo un abile guerriero e un saggio comandante, approfittò della debolezza dell'impero e gli sferrò un duro colpo.

Le truppe da lui raccolte scesero lungo il Volga e presero Itil. Successivamente furono catturati Sarkel sul Don e Semender sulla costa del Caspio. Questa espansione improvvisa e potente distrusse l'impero un tempo potente.

Successivamente, Svyatoslav iniziò a prendere piede in questo territorio. Vezha fu costruita sul sito di Sarkel e i Vyatichi, una tribù confinante con la Russia da un lato e con Khazaria dall'altro, erano soggetti a tributi.

Un fatto interessante è che con tutti i conflitti e le guerre apparenti a Kiev per molto tempo c'era un distaccamento di mercenari Khazar. Il racconto degli anni passati menziona il tratto Kozary nella capitale della Rus'. Si trovava vicino alla confluenza del fiume Pochayna e del fiume Dnepr.

Dove è andato tutto il popolo?

Le conquiste, ovviamente, influenzano la popolazione, ma è interessante notare che dopo che gli slavi hanno sconfitto le principali città del Kaganate, le informazioni su questo popolo scompaiono. Non sono più menzionati in una sola parola o in nessuna cronaca.

La soluzione più plausibile questa edizione i ricercatori ritengono quanto segue. Essendo un gruppo etnico di lingua turca, i Khazari furono in grado di assimilarsi ai loro vicini nella regione del Caspio.

Oggi gli scienziati ritengono che la maggior parte si sia dissolta in questa regione, alcuni siano rimasti in Crimea e la maggior parte dei nobili Khazari si sia trasferita nell'Europa centrale. Lì riuscirono a unirsi alle comunità ebraiche che vivevano nel territorio della moderna Polonia, Ungheria e Ucraina occidentale.

Pertanto, alcune famiglie con Radici ebraiche e gli antenati in queste terre possono in una certa misura definirsi “discendenti dei Cazari”.

Tracce nell'archeologia

Gli archeologi affermano chiaramente che i Khazar sono la cultura Saltovo-Mayak. Fu isolato da Gautier nel 1927. Da quel momento sono stati effettuati scavi e ricerche attive.
La cultura ha ricevuto il suo nome a causa della somiglianza dei ritrovamenti nei due monumenti.

Il primo è un insediamento a Verkhny Saltov, nella regione di Kharkov, e il secondo è l'insediamento di Mayatskoye nella regione di Voronezh.

In linea di principio i reperti sono da correlare con l'etnia Alan, che visse in questo territorio dall'VIII al X secolo. Tuttavia, le radici di questo popolo sono nel Caucaso settentrionale, quindi sono direttamente associate al Khazar Kaganate.

I ricercatori dividono i reperti in due tipi di sepolture. La versione della foresta è Alan e la versione della steppa è Bulgar, che include anche i Khazari.

Possibili discendenti

I discendenti dei Cazari rappresentano un altro punto vuoto nello studio delle persone. La difficoltà è che è quasi impossibile tracciare una continuità.

La cultura Saltovo-Mayak in quanto tale riflette accuratamente la vita degli Alani e dei Bulgari. I Cazari sono elencati lì in modo condizionale, poiché ce ne sono pochissimi monumenti. In realtà sono casuali. Le fonti scritte “tacciono” dopo la campagna di Svyatoslav. Pertanto, dobbiamo fare affidamento su ipotesi congiunte di archeologi, linguisti ed etnografi.

Oggi, i discendenti più probabili dei Khazar sono i Kumyk. Questo è di lingua turca e comprende in parte anche i Caraiti, i Krymchak e le tribù montane giudaizzate del Caucaso.

Residuo secco

Pertanto, in questo articolo abbiamo parlato del destino di un popolo così interessante come i Khazari. Questo non è solo un altro gruppo etnico, ma, in effetti, una misteriosa macchia bianca storia medievale Terre del Caspio.

Sono menzionati in molte fonti di russi, armeni, arabi e bizantini. Kagan corrisponde al Califfato di Cordoba. Tutti comprendono il potere e la forza di questo impero...
E all'improvviso: la campagna lampo del principe Svyatoslav e la morte di questo stato.

Si scopre che l'intero impero può entrare breve periodo non solo scompaiono, ma sprofondano nell'oblio, lasciando ai discendenti solo ipotesi.

Un popolo che un tempo viveva in quella che oggi è la Russia meridionale. La loro origine è sconosciuta con certezza. Konstantin Porphyrogenitus li considera turchi e traduce il nome Khazar della città Sarkela - albergo bianco. Anche Bayer e Lerberg li prendono per turchi, ma la parola Sarkel è tradotta diversamente: la prima è città bianca, la seconda è città gialla. L'autore dell'articolo pubblicato su "Beyträ ge zur Kenntniss Russlands" (I, 410) li riconosce come ungheresi; Fren li attribuisce alla tribù finlandese; Klaproth e Budygin li considerano Voguls, lo scrittore arabo Ibn el-Efir - georgiani, il geografo Shemeud-din-Dimeshki - armeni, ecc. C'è un'interessante lettera dell'ebreo Hisdai (vedi Art. Ebrei), il tesoro di un arabo sovrano in Spagna, al Khozar Kagan e alla risposta del Kagan: il Kagan considera X. i discendenti di Forgoma, da cui discendono i georgiani e gli armeni. L’autenticità di questa lettera, tuttavia, è dubbia. Informazioni affidabili sui Cazari iniziano non prima del II secolo d.C., quando occuparono le terre a nord delle montagne del Caucaso. Quindi inizia la loro lotta con l'Armenia, per lo più vittoriosa, e dura fino al IV secolo. Con l'invasione degli Unni, i Cazari scomparvero dagli occhi della storia fino al VI secolo. In questo momento occupano una vasta area: a est confinano con le tribù nomadi della tribù turca, a nord - con i finlandesi, a ovest - con i bulgari; nel sud i loro possedimenti raggiungono gli Araks. Dopo essersi liberati dagli Unni, i Cazari iniziarono a rafforzare e minacciare i popoli vicini: nel VI secolo. il re persiano Kabad costruì un grande bastione nel nord di Shirvan, e suo figlio Khozroi costruì un muro di recinzione a partire dal X. Nel VII secolo. I Cazari occuparono il territorio dei Bulgari, approfittando della discordia tra loro dopo la morte del re Krovat. Da questo secolo iniziarono i rapporti di X con Bisanzio. Le tribù Khazar rappresentavano un grande pericolo per queste ultime: Bisanzio dovette fare loro doni e persino imparentarsi con loro, contro cui Costantino Porfirogenito prese le armi, consigliando loro di combattere i Khazari con l'aiuto di altri barbari: Alani e Guzes. L'imperatore Eraclio riuscì a conquistare i Cazari nella sua lotta contro i Persiani. Nestore chiama i Cazari Ugriani bianchi. Giustiniano II, che sposò la sorella del Khazar Kagan, trovò rifugio tra le tribù Khazar della penisola di Tauride, negli ex possedimenti dei bulgari. Nel 638, il califfo Omar conquistò la Persia e distrusse le terre vicine. Il tentativo di Kh. di contrastare la conquista degli arabi finì senza successo: la loro capitale Selinder fu presa; Solo la sconfitta degli arabi sulle rive del fiume Bolanjira salvò il paese Khazar dalla completa devastazione. Nell'VIII secolo Kh. intraprese una guerra di 80 anni con il califfato, ma dovette (anche se in seguito attaccarono le terre del califfato) chiedere la pace agli arabi nel 737, che fu loro data a condizione di accettare l'Islam. Le guerre infruttuose nel sud furono in una certa misura ricompensate con successi nel nord: intorno all'894, i Cazari, in alleanza con i Guze, sconfissero i Pecheneg e gli ungheresi che vivevano a nord della penisola di Tauride; Anche prima, sottomisero gli slavi del Dnepr e presero da loro il "bianco dal fumo".

Così, nel IX secolo. i loro possedimenti si estendevano dalla parte settentrionale del Caucaso alle terre dei settentrionali e di Radimichi, cioè alle rive dei fiumi Desna, Seim, Sula e Sozh. Nel X secolo. i loro possedimenti si ampliarono ulteriormente, ma la morte era già vicina. Stato russo divenne più forte e unì le tribù slave disperse. Già Oleg si è scontrato con il Khazar Khaganate, soggiogando alcuni degli affluenti Khazar. Nel 966 (o 969) Svyatoslav Igorevich si trasferì a Khozaria e ottenne una vittoria completa in una battaglia decisiva. Khazaria è caduta. Il resto del popolo Khozar rimase per qualche tempo tra il Mar Caspio e Montagne del Caucaso, ma poi si è mescolato con i vicini. Nelle cronache russe, l'ultimo riferimento ai Khozar è stato conservato nel 1079, ma il nome Khozaryan si trova nel XIV e persino nel XV secolo. quando si elencano vari servitori dei principi di Mosca. I Cazari, come i Bulgari, erano un popolo semi-sedentario. In inverno, secondo la descrizione di Ibn-Dast, vivevano nelle città e con l'inizio della primavera si trasferivano nelle steppe. La loro città principale dopo la sconfitta di Selinder era Itil, che si trovava vicino al luogo dove ora si trova Astrakhan. La popolazione di Khozaria era varia e diversificata. Lo stesso capo dello stato - il Kagan - accettò l'ebraismo nel XVIII secolo, secondo Fotslan e Massudi, insieme al suo governatore e ai “nati di porfido” - i boiardi; il resto della popolazione professava in parte l'ebraismo, in parte l'islamismo, in parte il cristianesimo; C'erano anche i pagani. Esiste una leggenda (vedi "Acta Sanctorum", II, 12-15), accettata da Bestuzhev-Ryumin, secondo cui X. chiese un predicatore all'imperatore Michele e che quest'ultimo mandò S. Kirill. Il governo e la corte dei Cazari erano molto originali. Scrittori arabi del X secolo. dicono che sebbene il potere principale appartenesse al kagan, non era lui a governare, ma il suo governatore, la fanteria (in corsa?); Kagan, con ogni probabilità, aveva solo un significato religioso. Quando il nuovo governatore arrivò al Kagan, quest'ultimo gli gettò un cappio di seta al collo e chiese alla "fanteria" semistrozzata quanti anni pensava di governare. Se non fosse morto entro il tempo da lui stabilito, sarebbe stato ucciso. Il Kagan viveva completamente appartato nel suo palazzo, con 25 mogli e 60 concubine, circondato da una corte di “nati di porfido” e da importanti guardie. Si mostrava alle persone una volta ogni 4 mesi. L'accesso era aperto alla “fanteria” e ad alcuni altri dignitari. Dopo la morte di Kagan, il luogo della sua sepoltura ha cercato di nasconderlo. L'esercito Khazar era numeroso e consisteva in un distaccamento permanente e una milizia. La "fanteria" lo comandava. Per il processo, i Cazari ebbero 9 (secondo Ibn-Fotslan) o 7 (secondo Gaukal e Massudi) mariti: due furono giudicati secondo la legge ebraica, due secondo la legge maomettana, due secondo il Vangelo, uno fu nominato per gli slavi, i russi e altri pagani. Il commercio nel Khazar Kaganate era di transito: ricevevano merci dalla Rus' e dalla Bulgaria e le inviavano attraverso il Mar Caspio; beni costosi vennero loro dalla Grecia, dalle coste meridionali del Mar Caspio e del Caucaso. Khazeran, una delle parti di Itil, era un luogo di deposito di merci. Le entrate statali erano costituite da dazi di viaggio, decime sui beni portati via terra e via acqua e tasse inviate in natura. I Cazari non avevano le proprie monete.

Letteratura. Fran, "Veteres memoriae Chazarorum" ("Mem. de l'Acad. Scienze", VIII, 1822); Thunmann, "Unters. über die Geschichte der östl. Europ. Vö lker" (trad. Pogodin, "Europa occidentale", 1823); Evers, "Krit. Vorarbeiten" (tradotto da Pogodin, "Arco settentrionale", 1838); Khvolson, "Notizie sui cazari, burtasi, magiari, slavi e russi - Ibn-Dasta" (San Pietroburgo, 1869); Sum, "Ist. una volta. sui Cazari" ("Leggi in "Storia generale", anno 2, libro 3); V.V. Grigoriev, "Recensione della storia politica di Khazaria" ("Figlio della Patria." e "Archivio settentrionale", 1835, 17); "Sulla modalità di governo di X." ("J. M. N. Pr.", 3 libri); D. Yazykov, "Esperienza nella storia di Khazaria" ("Atti dell'Accademia delle scienze russa", I); B. A. Dorn, “Notizie su Khazaria, fonte orientale Tabori” (J. M. N. Pr., 1844, libro 7); “Raccolta storica” di Valuev e “Letture di storia generale”, anno 2, 6 (lettera di Hisdai e risposta di Kagan nelle traduzioni di K. Kossovich e Gartenstein). Per istruzioni più dettagliate, vedere D. Yazykov.